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I GANDOLFI - ITINERARI BOLOGNESI

Dal 7 giugno al 29 agosto, nella Cappella Farnese si tiene l'esposizione "I Gandolfi - Itinerari bolognesi".
L'iniziativa, che nasce in occasione della mostra "Gaetano e Ubaldo Gandolfi. Opere  scelte", allestita a Cento fino al 16 giugno, intende richiamare l'attenzione su importanti opere dei pittori Ubaldo, Gaetano e Mauro  Gandolfi, appartenenti alle raccolte civiche ed ai patrimoni degli istituti  di  pubblica  assistenza  e  beneficenza di Bologna (Collezioni comunali d'arte, biblioteca dell'Archiginnasio, Istituto Giovanni XXIII e Pii istituti educativi-Conservatorio del Baraccano). Un'occasione  che  consentirà  di  apprezzare  esempi  (alcuni  dei quali solitamente  non esposti al pubblico) della produzione sacra e profana di tre  protagonisti della scena artistica bolognese tra tardo Settecento ed inizi  Ottocento,  allo  snodo  fra  grande  tradizione accademica, gusto rococò e neoclassicismo. Tra  le  opere  di  Ubaldo  (1728-1781)  si  segnalano in particolare una sovrapporta con  scene  mitologiche  proveniente  dall'appartamento  del Gonfaloniere  al  Palazzo pubblico,  i  sei  Santi del Conservatorio del Baraccano,  i  quattro  ovali  con  il  medesimo soggetto  dell'Istituto Giovanni  XXIII,  il  disegno  preparatorio  a sanguigna per il dipinto a trompe   l'oeil   della   statua  del  Buongoverno  a  palazzo  Malvezzi,  recentemente donato alle Collezioni comunali d'arte. Del fratello Gaetano  (1734-1802) e del  figlio  di  questi,  Mauro (1764-1834),   verranno   poi  evidenziati  dipinti,  disegni,  incisioni conservati   alle   Collezioni   comunali   d'arte   e   alla  biblioteca dell'Archiginnasio  attraverso un percorso guidato all'interno del museo. Particolare attenzione sarà riservata alla figura originale e ancora poco nota di Mauro,  artista eclettico aperto alle suggestioni "francesi" ed autore  -  all'arrivo  delle  truppe  napoleoniche a Bologna nel 1796 - dell'importante affresco con la Glorificazione della Repubblica Cispadana (trasformato dopo la Restaurazione in Trionfo della Legazione Pontificia) nella volta della sala 19 delle Collezioni. L'esposizione  è  introdotta  da  una  mappa, costruita sulla base di una carta  settecentesca,  dei  luoghi cittadini (chiese, palazzi, collezioni pubbliche)  che conservano opere dei Gandolfi, insieme ad alcuni pannelli che  presentano la loro attività nel contesto della pittura bolognese del Settecento  e  l'importanza delle testimonianze artistiche di quel secolo per  il collezionismo cittadino e la formazione delle Collezioni comunali d'arte.