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Rinasce il "Museo delle cere" dell'Istituto di Anatomia

Il patrimonio dei musei scientifici dell'Alma Mater si arricchisce grazie alla rinascita del Museo delle Cere Anatomiche.
Rappresentano perfettamente organi affetti da malattie infettive e da neoplasie, le pregevoli opere in cera, risalenti a maestri della rappresentazione anatomica sette e ottocenteschi, che saranno esposti all'Istituto di anatomia di Bologna. Si tratta di un vero e proprio nuovo museo, che va ad arricchire il patrimonio dei musei scientifici dell'Alma Mater. Il nuovo Museo delle Cere Anatomiche è infatti il risultato di una vera e propria ricomposizione: parte dell'originario patrimonio del museo dell'Istituto di anatomia - un nucleo importante di preparati  settecenteschi comprendenti opere di Ercole Lelli ed Anna Morandi e Giovanni Manzolini - è stato trasferito tre anni fa nel Museo di Palazzo Poggi, in via Zamboni 33, loro sede originaria presso l'Accademia delle Scienze. I preparati sette ed ottocenteschi rimasti all'Istituto di Anatomia sono stati recentemente affiancati numerosi altri preparati, prevalentemente in cera, che rappresentano anomalie e quadri di malattie infettive e neoplastiche, appartenenti al Museo "Taruffi" di Anatomia patologica.

Il nuovo Museo, così ricomposto, verrà inaugurato ufficialmente

Giovedì 24 ottobre alle ore 16.00
Istituto di Anatomia Umana, via Irnerio 18, Bologna

in  concomitanza con l'apertura del 42° Congresso di Storia della Scienza. Il programma prevede, alle 16,15, la lezione magistrale del professor K. Bergholt dell'Università di Colonia. Seguirà la presentazione del museo da parte del direttore, prof. Alessandro Ruggeri, e successivamente la visita ai Musei di palazzo Poggi.

Il nuovo museo delle cere anatomiche consente ora, con l'osservazione di opere in cera pregevoli per la perfezione rappresentativa raggiunta, di ricostruire la medicina  dell'ottocento. L'800 segna infatti il passaggio dallo studio e dalla dimostrazione degli aspetti normali dell'anatomia, a quello dell'analisi del  mondo, ancora poco conosciuto, delle patologie.

Il Museo ha così ritrovato una sua nuova valenza scientifica e storica  e si pone,  per il numero e la dimensione artistica delle opere e per l'impostazione moderna di correlare i preparati anatomici con pubblicazioni scientifiche dell'epoca, tra i più importanti e forse unici in Italia ed al mondo.

Il Museo delle Cere anatomiche sarà intitolato a Luigi Cattaneo per onorare l'opera di un Maestro dell'Anatomia colto e illuminato che, negli anni '60-'70, con grande competenza storica e artistica riportò alla luce i preziosi preparati in cera danneggiati dagli eventi bellici della II guerra mondiale e dimenticati nei ripostigli dell'Istituto.