Logo d'ateneo Unibo Magazine

Gli e-book italiani del Progetto Darwin

Si chiama Darwin, in omaggio allo studioso dell’evoluzione, il nuovo archivio digitale della Società editrice il Mulino. Rappresenta la nuova frontiera della ricerca e dello studio pensata appositamente per le Università.
Darwin

Realizzato dall'editore bolognese, anche grazie ai contributi di studio e di riflessione del Sistema bibliotecario di ateneo e del Dipartimento di Scienze dell’informazione, ha il suo quartier generale nel cuore pulsante della zona universitaria, dove abita il Mulino, in Strada Maggiore 37.

La storia del Mulino parte da poco più in là. Dal Liceo Galvani, frequentato prima della guerra da un gruppo di studenti che decise di cimentarsi nel non semplice ruolo di contribuire al rinnovamento della cultura del nostro paese. "Una casa editrice che ha i piedi a Bologna e la testa nel mondo non poteva che partire da qui: dal legame con la sua Università", spiega Andrea Angiolini, responsabile del settore editoria elettronica e membro della direzione editoriale.

E infatti, anche dal confronto con il contesto universitario bolognese il Mulino ha iniziato una profonda fase di ripensamento del ruolo dell’editoria nel nuovo millennio. "Tradizionalmente – prosegue Angiolini – il Mulino pubblica tre tipologie di testi: oltre alle riviste, le monografie, i libri per un pubblico non specialista, i manuali. Darwin ne è l'archivio digitale, a partire, nella fase attuale, dai volumi di ricerca. E’ l’ultimo frutto di un processo di rinnovamento che abbiamo sviluppato ascoltando e guardando da vicino il mondo della ricerca e dello studio". Con lui c’è anche Lisa Zanarini, che ha fatto la tesi proprio su questi argomenti e ora lavora nel settore editoria elettronica della casa editrice.

 "Prima di tutto abbiamo analizzato lo scenario di riferimento – spiega – partendo dai processi di digitalizzazione in atto- spesso condotti da soggetti terzi non editori, come Google e Amazon - e dal ruolo centrale, talora problematico assunto dai modelli editoriali proposti dagli editori stranieri Poiché abbiamo capito che stava cambiando il modo di leggere e studiare, al Mulino ci siamo chiesti come doveva cambiare il mestiere dell’editore; quello che abbiamo voluto fare non è creare un’alternativa al libro cartaceo, ma qualcosa di aggiuntivo a esso, pensato per il contesto italiano e armonico rispetto alle nostre caratteristiche editoriali".

Con la messa in rete delle riviste (Rivisteweb, al quale ha accesso anche il nostro ateneo) e con il progetto Aulaweb, ovvero la creazione di siti web a corredo dei manuali destinati ad accoglierne gli aggiornamenti e i materiali di supporto alla didattica, il Mulino aveva già una sua proposta in rete. Darwin è un nuovo passo in quella direzione. Si tratta di un ambiente web in cui confluiscono al momento oltre 300 monografie di ricerca di autori italiani, pubblicate dal 2000 all’anno in corso e appartenenti a 6 collane.

"Quello che abbiamo voluto fare è portare i testi là dove vengono utilizzati, ovvero sulla rete, e corredarli di un valore aggiunto che proprio dalla rete deriva. Con Darwin è infatti possibile fare ricerche full text, ma anche su parti specifiche dei titoli (es. tabelle, figure, note e bibliografie), prendere appunti online, creare bookmark ma anche ricavare citazioni per così dire intelligenti. Non insomma un testo da scaricare ma un testo da navigare e da utilizzare in rete". L'archivio verrà periodicamente aggiornato con i titoli più recenti; i manuali e i libri di varia seguiranno, con modalità specifiche.

Per ottenere questo risultato il processo di analisi ha investito l’intero aspetto produttivo. "Fino a metà degli anni 90, quando esistevano, i file venivano addirittura buttati. Da qualche anno, quello che il Mulino ha pensato di fare è organizzarne la produzione e la conservazione, reingenierizzando l’intero processo d’impaginazione e nascondendo la complessità dietro la tecnologia".

Tenendo a mente questa filosofia, insieme un gruppo di lavoro della nostra università coordinato dal prof. Fabio Vitali del Dipartimento di Scienze dell'Informazione, per i file dei libri si è adottato un linguaggio xml intermedio (iml). Una sorta di codice universale in grado poi di essere trasformato in docbook, formato standard per l'editoria, gerarchico e ricco. In altre parole, si è realizzato un processo che separa la struttura dei volumi (del contenuto) dal loro layout, consentendo di conseguenza una produzione in diversi formati e la lettura su diversi device. Le edizioni digitali contenute in Darwin ne sono uno dei risultati.

Anche il nostro ateneo li utilizza. Infatti, fino al 15 gennaio, da tutti gli IP della rete universitaria è possibile sperimentare il servizio del Mulino. Collegandosi all'indirizzo www.darwinbooks.it, si ha accesso ai testi, ai servizi di ricerca e - per chi si vorrà registrare - alle funzionalità personali: per esempio, prendere appunti online e - prossimamente - inserire bookmark per ritrovare facilmente i passi più significativi. Per sperimentare un nuovo modo di studiare e fare ricerca.