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Produzione agricola e sostenibilità a livello internazionale

DAL MONDO DEGLI ERASMUS MUNDUS / Il corso Erasmus Mundus IMaHS - International Master in Horticultural Sciences accoglie studenti da tutto il mondo che per due anni studiano spostandosi in una diversa sede ogni semestre. "E' stata un'esperienza inaspettata e avvincente che ci ha uniti in una folle corsa lunga due anni"
Produzione agricola e sostenibilità a livello internazionale

"In Italia ho avuto l'occasione di assaporare i tortelloni ripieni, il vino Sangiovese, rosso e corposo, le  castagne calde da forno. Della Germania ricordo le biciclettate attraverso la campagna in primavera, le birre fredde e i pretzel ai picnic all'aperto. A Vienna mi hanno impressionato i palazzi e i monumenti in marmo decorati con l'oro, segni del prestigioso passato imperiale". Sono i ricordi di Barbara Novak, croata e una tra le tante studentesse e studenti in arrivo da tutto il mondo che hanno frequentato il corso Erasmus Mundus IMaHS - International Master in Horticultural Sciences. "Ho condiviso tutto questo con i miei compagni di classe. E' stata un'esperienza inaspettata e avvincente che ci ha uniti in una folle corsa lunga due anni".

Organizzato da un consorzio che unisce l’Università di Bologna, la Technical University of Munich e la University of Natural Resources and Applied Life Sciences di Vienna, IMaHS è un corso Erasmus Mundus biennale specializzato sui temi dell'orticoltura e articolato su più sedi. Tra poche settimane, ad inizio aprile, in concomitanza con l’avvio del secondo semestre, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Alma Mater organizza un viaggio di istruzione di due giorni durante il quale gli studenti faranno tappa presso importanti centri di ricerca e sperimentazione, per poi arrivare a Monaco dove si terranno gli insegnamenti del secondo semestre.

Con il prossimo anno accademico 2013/2014 il corso sarà invece offerto in maniera congiunta da otto università: al consorzio originario si aggiungeranno infatti l’Università Corvinus di Budapest, l’International Centre for Higher Education in Agricultural Sciences di Montpellier, l’Institut supérieur des sciences agronomiques, agroalimentaires, horticoles et du paysage di Anger, l’Università Humboldt di Berlino e la libera Università di Bozen-Bolzano.

"Sono davvero molto contenta di aver potuto partecipare al corso IMaHS", dice ancora Barbara Novak. "Credo mi abbia dato molte conoscenze, vantaggi, spunti e intuizioni che non avrei potuto ricevere da una laurea convenzionale. Ho acquisito una flessibilità e un'adattabilità nel pensare e affrontare i problemi, una consapevolezza che le soluzioni non sono universali, ma dipendono sempre dal contesto. Credo che tutte queste conoscenze, non le avrei mai potute avere da un libro di testo".

Nel corso dei suoi cinque anni di vita hanno partecipato al corso Erasmus Mundus IMaHS studenti provenienti da ogni parte del mondo: Argentina, Brasile, Mexico, Inodonesia, Filippine, Myanmar, Cina, Russia, Kosovo, Etiopia, Bangladesh, Colombia, Ucraina,  Stati Uniti, Georgia, Germania, Grecia, India, Sud Africa, Serbia, Sud Corea, Ecuador, Vietnam, Nepal. Molti di questi studenti al termine del loro percorso hanno proseguito la loro formazione con partecipazione a corsi di dottorato sia all’interno dell’Università di Bologna, sia in altre prestigiose istituzioni europee ed internazionali.

Proprio all'Alma Mater svolge oggi attività di ricerca Barbara Novak. "Sto partecipando al progetto nazionale di ricerca Ager Melo, e anche in futuro mi piacerebbe rimanere a lavorare in questo campo", dice. "In particolare nell'ambito dello sviluppo e dell'attuazione di pratiche di produzione sostenibili. Credo fermamente che l'espansione dell'agricoltura e l'obiettivo della sicurezza alimentare globale non debbano avvenire a scapito delle limitate risorse naturali e del paesaggio. La ricerca diventa quindi un’attività chiave per riuscire ad ottimizzare le tecnologie attuali e per sviluppare soluzioni alternative legate alle problematiche della produzione agricola".

L'International Master in Horticultural Sciences offre non solo una formazione di tipo specialistico, ma anche grazie al suo sviluppo su scala internazionale permette di acquisire una conoscenza dettagliata della materia. "Oltre alle conoscenze specialistiche della materia, - continua Barbara - il corso mi ha permesso di acquisire una comprensione ampia e olistica dell'orticoltura e della sua importanza per uno sviluppo sostenibile. Attraverso il programma di mobilità ho avuto l'opportunità di trascorrere ogni semestre in un paese e in un'università d'Europa diversa. E in ognuna mi sono stati presentati i diversi aspetti della disciplina grazie a corsi incentrati sui punti di forza e le specialità dei diversi atenei".

Senza dimenticare l'aspetto umano che un'esperienza di questo tipo è in grado di restituire. "Oltre alla splendida esperienza di studio il master è stato anche molto stimolante per la mia formazione personale ed umana. Ho vissuto e studiato insieme a diciotto amici provenienti da quindici paesi diversi: Messico, Argentina, Etiopia, Eritrea, Cina, Indonesia, India, solo per citarne alcuni. Le aule dove abbiamo studiato insieme sono diventate posti per lo scambio di idee, per la conoscenza delle nostre differenze e dei punti in comune. E oltre alla consapevolezza dei fattori tecnici, socio-economici e culturali che influenzano l'agricoltura e le pratiche di produzione, ho anche acquisito un’entusiasmante conoscenza delle altre culture."