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Tra Istanbul e il mondo: Orhan Pamuk in Aula Absidale

Il premio Nobel per la letteratura racconta i suoi libri in quattro lezioni magistrali promosse dalla Scuola superiore di Studi umanistici. E lo farà con una carrellata di immagini commentate alla maniera dei cantastorie medievali

Il premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk sarà a Bologna dal 7 al 10 aprile per quattro lezioni magistrali raccolte sotto al titolo "Six Books in Hundred and One Pictures. Sei libri in centouno immagini". Gli incontri sono promossi dalla Scuola superiore di Studi umanistici dell'Università di Bologna e saranno ospitati nell'Aula Absidale di Santa Lucia il 7, 8, 9 e 10 aprile dalle 18 alle 20. Le lezioni saranno tenute in lingua inglese, è prevista la traduzione simultanea. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.


Nel corso delle quattro lezioni Orhan Pamuk racconterà e illustrerà le fonti e gli aspetti visivi dei suoi principali sei libri. Per farlo, in ciascuna lezione l'autore turco mostrerà al pubblico venticinque immagini, e le commenterà alla maniera dei cantastorie medievali italiani.

Il ciclo di incontri si apre lunedì 7 esplorando il saggio "Istanbul" e il romanzo "Il libro nero". Martedì 8 l'appuntamento sarà tutto incentrato su "Il mio nome è Rosso", mentre mercoledì 9 toccherà a "Neve". Infine, giovedì 10 aprile la chiusura con l'analisi dell'ultimo romanzo "Il museo dell'innocenza" e il testo parallelo "Innocence of Objects".

Nato a Istanbul nel 1952, Orhan Pamuk ha scritto saggi e romanzi, tradotti oggi in più di quaranta lingue in tutto il mondo. Nel 2006 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Al centro di molte delle sue opere c'è la città natale, Istanbul, centro fondamentale della sua poetica. Elemento che emerge chiaramente nelle motivazioni del premio Nobel del 2006: "Nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, Orhan Pamuk ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture".



Photo credit: Orhan Pamuk Official Web Site.