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Un giardino per Umberto Bagnaresi, custode dei boschi e della natura

A dieci anni dalla scomparsa dello studioso di cultura ambientale che insegnò alla Facoltà di Agraria dell'Alma Mater, Bologna gli dedica uno spazio verde in collina

Domani, venerdì 16 maggio, alle 18, in via Castiglione 156/3, sulle colline di Bologna, sarà inaugurato il Giardino Umberto Bagnaresi, dedicato allo studioso e docente dell'Università di Bologna scomparso dieci anni anni fa.

Bagnaresi ha insegnato alla Facoltà di Agraria dell'Alma Mater e per molti anni ha diretto il Dipartimento di Colture arbore. Ha presieduto a lungo Pro Montibus et Silvis, la più antica associazione naturalistica italiana, è stato presidente del Centro Villa Ghigi e vicepresidente della sua Fondazione e ha fatto parte del comitato scientifico del Centro Antartide. Per tutta la vita è stato un appassionato interprete della cultura ambientale nella gestione del territorio e ha sempre agito in favore degli alberi e dei boschi, delle zone collinari e montane e delle loro comunità.

Nato a Riolo Terme, in provincia di Ravenna, nel 1926, dopo la laurea in Scienze Forestali nel 1952, si era formato a diretto contatto con i problemi della montagna alpina e appenninica, prima come direttore del Consorzio Forestale del Comelico, in Cadore, e poi del Consorzio di Bonifica Montana dell'Alto Bacino del Reno. Da sempre un paladino della gestione sostenibile del bosco, ha contribuito alla creazione e poi all'attiva gestione di molte aree protette dell'Emilia-Romagna, dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi al Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa, alle porte di Bologna, di cui è stato a lungo il presidente.