Logo d'ateneo Unibo Magazine

Giornata della Memoria: Unibo ricorda le vittime della Shoah

In occasione della Giornata della Memoria, a partire dal 26 gennaio, l'Università di Bologna partecipa alla commemorazione delle vittime della Shoah con seminari, mostre, incontri e spettacoli


L'Alma Mater celebra la Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio
in commemorazione delle vittime dell'Olocausto, con seminari, mostre, incontri, presentazioni e spettacoli. Il 27 gennaio 1945 è il giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. L'apertura dei cancelli del campo di concentramento mostrò al mondo intero la tragedia dell'Olocausto e gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati nei lager nazista.

Gli appuntamenti Unibo partono lunedì 26 gennaio, alle 15,30, presso l'Aula della Specola di Palazzo Poggi con il seminario "Sotto lo stesso cielo? Le leggi razziali e gli astronomi in Italia", promosso dal Dipartimento di Fisica e Astronomia e patrocinato dalla Comunità ebraica di Bologna, dalla Società Astronomica Italiana e dall’Università Primo Levi. Durante la giornata verranno ricordati attraverso inediti documenti d’archivio, gli astronomi italiani che nel 1938, anno di promulgazione delle leggi razziali, furono costretti ad abbandonare il loro posto di lavoro presso gli osservatori astronomici e a fuggire all’estero, o a vivere in clandestinità fino al termine della guerra.

Sempre il 26 gennaio, alle 17, si svolgerà anche il primo dei tre seminari, gratuiti e a in ingresso libero, del ciclo di conferenze "Ripensare il Nazismo" del prof. Johann Chapoutot, storico dell'Université Sorbonne nouvelle Paris III, a cura del Mémorial de la Shoah. Il seminario "L'ideologia nazista va presa sul serio? Il caso del nazismo e la Shoah" si svolgerà presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna. Il seminario sarà poi riproposto il 27 gennaio, alle 16,30, presso l'Aula 10 del Teaching Hub di Forlì, mentre mercoledì 28 gennaio, alle 10,30 nel Palazzo del Ridotto in Piazza Almerici a Cesena, il professor Johann Chapoutot presenterà il suo nuovo libro "Controllare e distruggere. Fascismo, Nazismo e regimi autoritari in Europa (1918 – 1945)".

Martedì 27 gennaio, alle 9,30, presso la Scuola di Scienze Politiche di Forlì, si terrà l'inaugurazione della mostra Ecosmeg "Vittime, perpetratori e spettatori nella città del Duce". Saranno presenti Raoul Mosconi, assessore del Comune Forlì, Felix San Vicente, coordinatore del Campus di Forlì Unibo, e Paolo Zurla, vice-presidente della Scuola di Scienze Politiche. Dalle 15 alle 17, la sede di Forlì ospiterà inoltre la proiezione del film dei Combatants for Peace "In the eye of the storm". A seguire un collegamento via Skype dedicato alla ricerca di pace tra israeliani di seconda e terza generazione dopo la Shoah e palestinesi.

Poi c'è La Soffitta, il cartellone di teatro, danza, cinema e musica del Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater
che, come di consueto, apre il proprio programma con un evento per ricordare il Giorno della Memoria della Shoah. Martedì 27 gennaio, alle 16 presso i Laboratori delle Arti, ci sarà un incontro di letture con gli attori Elena Bucci e Marco Sgrosso, gli studiosi Marco De Marinis e Gerardo Guccini, e con un video-intervento di Moni Ovadia per il progetto a cura di Gerardo Guccini "Ridere così tanto. Cabaret e teatro nei tempi e nei luoghi dell’Olocausto", completo dei testi drammatici e di cabaret scritti a inscenati nel Ghetto di Theresiendstadt.


Venerdì 30 gennaio, dalle 11, l'Istituto per la storia e le memorie del '900 a Bologna ospiterà Miki Bencnann, scrittrice israeliana e autrice del libro "Il Grande circo delle idee". Parteciperanno Luca Alessandrini dell’Istituto Parri,  il rabbino capo di Bologna, Alberto Sermoneta, Daniele De Paz, presidente della Comunità Ebraica,  Ines Marach dell’ADEI-WIZO, Guido Armellini dell'Università Età Primo Levi di Bologna. All'incontro saranno presenti anche le autorità del Comune e dell'Università.

Inoltre, dal 25 gennaio all'8 marzo, al Museo Ebraico di Bologna sarà possibile visitare, con ingresso libero, la mostra "A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita in Italia", dedicata alla riforma attuata nel Ventennio fascista per rendere la scuola un luogo in cui costruire l’identità nazionale e l’idea del vero uomo fascista. Tra i documenti della mostra figurano, oltre ai provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre 1938, i registri di classe della scuola elementare “Regina Elena“, che testimoniano l’esclusione dei bambini ebrei dall’istituto fiorentino. Conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, i registri sono riproposti insieme a quaderni e album dei piccoli studenti negli anni del fascismo, tra cui anche quelli di alcuni alunni ebrei alla vigilia delle leggi razziali che fanno parte del fondo Materiali scolastici dell’Archivio Storico dell’Indire.

Sempre nell'ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, infine, venerdì 13 febbraio, dalle 11 alle 13, la Scuola di Scienze Politiche di Forlì ospiterà la conferenza "I carnefici e i testimoni italiani del genocidio degli ebrei e delle stragi di civili". All'evento prederanno parte Simon Levis Sullam dell'Università Ca’ Foscari, Paolo Zurla e Maura de Bernart. In seguito Alessandro Bozzetti e Ruggero Maffione presenteranno il libro "Gli eccidi del 1944 presso il Campo di Aviazione di Forlì".

Infine, sarà pubblicato il libro a cura di Gian Paolo Brizzi "Diaspore. L'Università di Bologna davanti alle leggi razziali", realizzato a partire dalla mostra allestita lo scorso anno all'Alma Mater. L' esposizione "Diaspore. 1938, l'Università di Bologna davanti alle leggi razziali" ripercorreva in sette tappe, che intendevano richiamare  le sette braccia della Menorah, simbolo dell’ebraismo,  le conseguenze delle leggi razziali sulla comunità universitaria, con l'allontanamento di docenti e studenti ebrei e la subordinazione dei vertici accademici all’indirizzo razzista.