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Le opere di Antonio Mazzotti in mostra a Palazzo d’Accursio

La mostra, patrocinata dall'Università di Bologna e dal Comune di Bologna, sarà allestita per il centenario dalla nascita dell'artista bolognese

Sabato 14 febbraio, alle 16, nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio di Bologna, sarà inaugurata la mostra retrospettiva dedicata ad Antonio Mazzotti e curata da Renato Barilli in occasione del centenario della nascita dell'artista. Patrocinata dall'Università di Bologna, la mostra ospiterà quaranta dipinti, molti dei quali di grandi dimensioni e collegabili alla corrente dell’astratto geometrico, realizzati dal 1939 al 1980.

Antonio Mazzotti, artista bolognese, ha iniziato la sua carriera artistica negli anni della ricostruzione post-bellica mettendo a disposizione il disegno geometrico di alcuni importanti architetti bolognesi come Alberto Legnani, per poi avvicinarsi alla pittura, prima post-impressionista, poi post-cubista, cominciando a creare quel suo “mondo immaginario” di labirinti fantastici, percorsi incantati a metà tra l’optical e l’astratto-architettonico. L'artista dipinge forme immobilizzate sulla tela dai colori cangianti ad un succedersi ritmico di colori brillanti caldi e freddi. La pittura di Mazzotti è un astrattismo geometrico sereno e meditato, libero e calibrato, debitore alla figura di Mondrian. Accanto alle linee artificiali e alle figure inorganiche, incastrate le une nelle altre, è presente la componente iconica: corpi di donne, o di altri oggetti preziosi, da collezione. Grande è l’interesse di Mazzotti anche per i sistemi di scrittura: segni, simboli, monogrammi che ricordano quella che sarà la produzione dei graffitisti newyorkesi, i Writers. Alla produzione di opere pittoriche Mazzotti affianca una vivace attività grafica. I suoi dipinti a olio, infatti, sono spesso il risultato finale di idee che trovano il loro sviluppo iniziale in lavori di formato più ridotto ma del tutto autonomi.

Dopo una lunga carriera di insegnante di disegno ed educazione artistica a Venezia e Bologna dal 1934 al 1972, Antonio Mazzotti inaugura la sua prima mostra personale nel novembre 1972 presso la Galleria Forni di Bologna, con la presentazione di Francesco Arcangeli. Dal 1973 espone in mostre personali e collettive in varie città italiane ed europee. Nel settembre 1979 viene organizzata presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara la prima retrospettiva in uno spazio istituzionale, intitolata “Dalla figura alle forme inventate”, dove sono raccolte 31 opere dipinte da Mazzotti fra il 1963 e il 1979. Il testo critico è firmato da Franco Solmi, dal 1972 al 1987 direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Fra l’aprile e il maggio 1983 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna ospita la prima grande mostra antologica: la più importante per dimensioni e per ampiezza del progetto espositivo, a cura di Marilena Pasquali, autrice anche della presentazione. Dopo la sua scomparsa vengono organizzate mostre personali e collettive a Bologna, Udine e L’Aquila.

La mostra sarà aperta, a ingresso libero, tutti i giorni, fino al 12 marzo, dalle 10 alle 18,30.