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Comunità green per una nuova idea di città sostenibile

Si chiamano Comunità Solari Locali e sono reti di cittadini e imprese che uniscono le forze per vivere e costruire una città solare: una città tecnologicamente avanzata che rispetta l’ambiente e l’Uomo. A coordinare il progetto oggi c’è Alessandro Battaglia, giovane laureato in Finanza, intermediari e mercati all’Università di Bologna

"Noi la chiamiamo Comunità Solare Locale, in inglese si chiamerebbe Local Smart City, ma il senso, comunque, è sempre quello: una città pensata attorno a un’idea di comunità, che organizza sul territorio un modello di economia circolare". Alessandro Battaglia, in tasca una laurea in Finanza, intermediari e mercati all’Università di Bologna, è il responsabile del Centro Comunità Solari Locali, un progetto che promette di rivoluzionare il ciclo di produzione e consumo dell’energia, a partire dalle case dei singoli cittadini.

Le Comunità Solari Locali nascono nel 2011 all’interno del progetto per un Sistema Integrato di Gestione dell’Energia (SIGE), coordinato dal Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Da quell’esperienza, poco più di due anni fa a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, è nato il primo esempio di Comunità Solare Locale e da allora la voce si è diffusa rapidamente. "Oggi ci sono Comunità Solari anche a Sasso Marconi, Medicina, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Zola Predosa e molti Comuni delle aree metropolitane di Parma e Ravenna sono interessati a replicare questo modello”, racconta Alessandro. “Un anno fa abbiamo fondato il Centro per le Comunità Solari Locali come spin-off dell’Alma Mater: un'associazione senza scopo di lucro il cui compito è di coordinare e armonizzare le attività di tutto il network attraverso la condivisione delle esperienze che sono nate e che nasceranno in futuro".

Dal piano energetico casalingo che meglio si adatta al nostro stile di vita (partendo dalla scelta del migliore fornitore di energia) all'individuazione dei “fantasmi del consumo” responsabili dello spreco grandi quantità di energia, dagli ecobonus per acquistare nuovi elettrodomestici a basso consumo al sostegno alla mobilità sostenibile con auto e bici elettriche, dagli impianti fotovoltaici condivisi che permettono di risparmiare il 25% sulla propria bolletta della luce e utilizzare solo energia prodotta da fonti rinnovabili fino alla riqualificazione energetica della casa a costo zero: la Comunità Solare Locale è un nuovo social network per l’abitare green, una rete di cittadini e imprese che uniscono le forze per costruire e condividere un modo nuovo di vivere sostenibile.


“I cittadini – spiega Alessandro – si associano dando vita ad un modello di welfare locale in cui ogni famiglia diventa portatrice di interessi per l’altra. Il tutto partendo dalle proprie case. Il risultato è un modello di economia circolare che porta mutuo vantaggio a ogni singolo partecipante, sia dal punto di vista economico che ambientale”.

Al centro di questa rete che continua ad allargarsi anno dopo anno c’è Alessandro Battaglia, che a questa avventura è arrivato con una formazione da economista. “Ero ancora studente – racconta – e volevo esplorare un settore innovativo, così ho iniziato ad interessarmi alle energie rinnovabili. Era il 2012. Ho iniziato ad analizzare il settore dal punto di vista economico-finanziario, ma presto mi sono accorto di essere finito dentro ad una bolla, con meccanismi drogati dagli interventi statali”.

Alessandro però non ha mollato e poco dopo, grazie a un incontro con il prof. Leonardo Setti, docente Unibo di energie rinnovabili, è nata l’idea di portare sul mercato un nuovo modo di fare economia green: le Local Smart City, o meglio Comunità Solari Locali. “È un progetto a cui l’Università di Bologna ha dato una forte spinta, - dice Alessandro – promuovendo l’avvio di uno spin-off industriale a partire dal gruppo di ricerca in cui mi sono formato dopo la laurea, con dodici soci che hanno creduto e stanno investendo in questa idea. Oggi, il Centro per le Comunità Solari Locali presta servizi ai cittadini e alle imprese coinvolte nel network, generando nuove opportunità di lavoro per le otto persone coinvolte. Siamo nelle scuole per formare i nuovi cittadini delle città solari con percorsi didattici innovativi. Organizziamo eventi nelle piazze, gli Energy Day, in cui parliamo con le persone e proviamo a far incontrare domanda e offerta. Siamo nati da un poco più di un anno ma già annoveriamo collaborazioni con grandi aziende come Lamborghini Automobili e Ducati”.

Realizzare un’impresa come quella legata alle Comunità Solari necessita di conoscenze, ma anche di grande impegno. Oggi Alessandro mette a frutto nel suo lavoro quotidiano le capacità acquisite durante gli studi universitari. “Quelle economico-aziendali, ovviamente, ma anche la capacità di analisi dei problemi e l’elasticità necessaria per trovare soluzioni innovative. E su tutto, poi, la curiosità, il non essere mai stanco di approfondire idee e progetti”, spiega. “Gli studi universitari sono stati il mio punto di partenza, il trampolino di lancio. Oggi metto alla prova tutti i giorni le mie competenze e le mie capacità”. Un percorso, insomma, che continua a indicare la strada da percorrere. “Dall'università esci con aspettative altissime e una grande ansia da prestazione. Poi, quando arriva l'impatto con il mondo del lavoro, capisci che quello era solo l’inizio: devi rimboccarti le maniche e continuare a imparare".