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I Canti di Giacomo Leopardi tra musicali accordi e sovrumani silenzi

Rassegna di poesia e musica, realizzata da Gruppo Unipol e Musica Insieme, con il patrocinio del Comune e dell'Università di Bologna, incentrata su una delle figure più significative della letteratura italiana

Parte il 18 ottobre la rassegna di poesia e musica, Giacomo Leopardi: Canti – Musicali accordi e sovrumani silenzi, organizzata dal Gruppo Unipol e Musica Insieme, con il patrocinio del Comune e dell'Università di Bologna. Quattro appuntamenti, dal 18 ottobre al 24 novembre, alle 21, all'Unipol Auditorium, dedicati alla figura di Giacomo Leopardi con la lettura integrale del libro dei Canti, durante i quali alle poesie farà eco la musica di Franz Schubert, compositore dalla sensibilità quanto mai affine a quella del poeta recanatese. Tra musica e poesia si andrà alla scoperta dei trentasei componimenti che il poeta ha scritto dall'adolescenza alla maturità, sollevando i più urgenti interrogativi dell’umanità, l’ineffabilità dell’immateriale, la disperazione del dolore, il desiderio d’amore, il senso della morte.

Sebbene ogni Canto sia di per sé un capolavoro assoluto, solo leggerli insieme, secondo la successione che lo stesso Leopardi ha voluto, restituisce a ciascuna poesia il suo ruolo di tessera fondamentale nel mosaico dell’umano che egli ha composto. Proprio tramite i versi, questi versi, Leopardi ci appare nella sua complessità, tra il fascino del sublime e il pessimismo più angoscioso: una complessità che solo la lettura integrale di quella che è indiscutibilmente una tra le raccolte poetiche più significative, amate e conosciute della letteratura mondiale, permette di comprendere.

Scritti tra il 1818 e 1836, i Canti compendiano infatti la sua opera poetica dalla giovinezza alla sofferta maturità, seguendo il suo itinerare tra Recanati, Firenze, Milano, Pisa e Bologna e Napoli, l’ultima tappa, in cui egli si spense. Appassionato traduttore dei classici greci e latini, non solo poeta ma anche filosofo, Leopardi ha toccato temi universali, dalla vita alla morte, dall’amore al dolore, ed è dunque una voce ancora attualissima e capace di parlare all’uomo di ogni tempo.

Nell’attribuire una veste musicale ai Canti di Leopardi è inevitabile pensare a Franz Schubert, cui lo accomuna già la biografia. Nati a distanza di un anno, rispettivamente nel 1798 e nel 1797, furono entrambi precocissimi enfant prodige, cresciuti in un ambiente provinciale che soffocava i loro aneliti di grandezza, per raggiungere una morte prematura che non ha però impedito loro di lasciare una prolifica produzione, imprescindibile testamento per le generazioni future.

La lettura delle poesie sarà affidata a Giuseppe Cederna, uno dei più affermati attori italiani dei nostri giorni, sia sul palcoscenico che sul grande schermo, mentre le note di Schubert saranno affidate allo straordinario pianista Andrea Lucchesini, nelle serate del 25 ottobre e del 24 novembre, e al Quartetto Lyskamm, uno dei più richiesti e premiati quartetti d’archi italiani, nella serata inaugurale del 18 ottobre e in quella del 10 novembre.

L’ingresso ai concerti è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.