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La studentessa Unibo che ha seguito la strada della cooperazione

Dopo la Laurea Magistrale in Relazioni internazionali all'Università di Bologna, Enrica Miceli ha svolto un tirocinio a Gerusalemme e due anni di volontariato in India. Ha sostenuto le donne e i bambini in difficoltà e ha vinto il Premio del Volontariato Internazionale

Enrica Miceli, di origine siciliana, ha scelto l'Università di Bologna per seguire gli studi che l'appassionavano di più: la cooperazione e il medio oriente. Si è laureata in Relazioni internazionali con una tesi sul "Conflitto idrico arabo-israelo- palestinese" e, grazie al supporto dell'Ufficio Relazioni Internazionali dell'Alma Mater, ha presentato domanda di tirocinio all'estero Mae Crui e, ad appena tre mesi dalla Laurea, è volata a Gerusalemme per un'esperienza lavorativa in Consolato.

"L'Ufficio Relazioni internazionali dell'Alma Mater mi è stato di grande aiuto - racconta Enrica - perché in tempi brevissimi è riuscito a mettermi in contatto con il Consolato di Gerusalemme dove mi sono fermata, per la mia esperienza di tirocinio, oltre i tre mesi canonici previsti dal programma Mae Crui". I Tirocini Mae Crui offrono, infatti, la possibilità di svolgere tre mesi di tirocinio all'estero, dopo la laurea, e vivere così un'importante esperienza lavorativa, grazie al supporto di tutor e personale competente.

Tornata in Italia Enrica ha proseguito il suo percorso professionale a Roma, specializzandosi in Cooperazione allo sviluppo presso la Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario - Focsiv e poi ha deciso di partire per l'India dove ha trascorso un anno di volontariato internazionale, a Mumbai.


"A Mumbai ho lavorato al progetto Slum women empowerment - prosegue Enrica - per aiutare le donne ad emanciparsi, attraverso corsi di alfabetizzazione e iniziative di micro credito. E' stata un'esperienza importante che mi ha fatto capire, dopo un anno, che volevo continuare su questa strada e proseguire il mio percorso di volontariato in India".

Enrica parte, quindi, per un altro anno di volontariato, questa volta in Kerala per il progetto "Tutela infanzia e adolescenza a favore di minori e delle ragazze madri" in un orfanotrofio, esperienza che segna ancora di più la sua vita. Con impegno, dedizione, costanza e amore continua il lavoro più difficile: infondere coraggio e speranza ai più deboli e a chi crede di non avere vie d'uscita. Per questo Enrica, forte dei suoi due anni di volontariato in India, riceve nel 2015 il Premio del Volontariato Internazionale per i giovani sotto i 30 anni e, oggi, lavora presso l'Associazione Prospettive Mediterranee a Roma e come responsabile della segreteria organizzativa della Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo.

Dagli studi universitari al lavoro, passando per la strada del volontariato, il percorso di Enrica ha seguito una strada non sempre facile ma che l'ha portata verso il suo principale obiettivo: lavorare nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e per la valorizzazione delle identità collettive del Mediterraneo.

 

Autore: Viviana Sarti