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FFO: l'Alma Mater riceve più fondi dello scorso anno nella quota premiale

La ministra Valeria Fedeli ha firmato il decreto di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario, inclusa la quota premiale. L’Università di Bologna è prima tra gli atenei statali per qualità dalla ricerca e della didattica

99.522.000 euro a fronte di 94.271.000 euro del 2015 sono i fondi assegnati in base alla quota premiale all'Università di Bologna per il 2016, per i risultati raggiunti nella ricerca e nella didattica, che si vanno ad aggiungere alla quota di finanziamento di base di oltre 256 milioni.

Il fondo di finanziamento erogato dal Miur è infatti composto da una quota base, che vuole essere proporzionale alla dimensione di ciascun ateneo ed è valutata attraverso il concetto di costo standard, e da una quota premiale, che dipende dalla valutazione nazionale della qualità della ricerca (VQR) e da parametri premiali legati alla didattica.

Nella quota base il peso di Unibo rispetto all'insieme degli Atenei statali è 5.43%. Questo numero va inteso come una sorta di dimensione dell'Ateneo ed è interessante verificare se il peso della quota premiale è superiore a quello base e di quanto. Se è superiore significa che l'Ateneo ottiene dalla premialità più fondi di quanti ne avrebbe presi in base alla sua dimensione.

“Il peso di Unibo in quota premiale è 6.95%. Si tratta di un risultato davvero ottimo. - commenta il Rettore Francesco Ubertini - Migliora rispetto al 2015 quando valeva 6.89%, è il più alto tra gli atenei statali. Inoltre il rapporto tra 6.95 e 5.43, pari a 1.28, ci dice che in quota premiale abbiamo avuto il 28% in più di quanto avremmo avuto in base alla nostra dimensione”.

Entrando nel dettaglio della quota premiale va segnalato anche l’ottimo risultato ottenuto per la qualità delle politiche di reclutamento in cui l’Università di Bologna raggiunge il 8.55 % (nel 2015 era il 6.06%) e per l’internazionalizzazione della didattica con il 10.91% (nel 2015 era il 9.38).