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SA: Competenze trasversali, Spin-off e percorso 24CFU per insegnanti

Tra le pratiche discusse in Senato Accademico, hanno ottenuto parere favorevole l'attivazione di nuovi corsi formativi per lo sviluppo delle competenze trasversali degli studenti, per l'a.a. 2017/18, l'accreditamento di due società come spin-off di Ateneo e l'attivazione di un percorso formativo per l'acquisizione dei 24 crediti formativi utili all'insegnamento. Sono stati presentati anche i risultati di un'indagine svolta sui corsi di dottorato Unibo

Parere favorevole del Senato accademico alle attività formative trasversali ai corsi dell'Alma Mater e utili per lo sviluppo delle competenze degli studenti. Il Senato Unibo si è inoltre espresso a favore dell'accreditamento delle due socità, Zephyr S.r.l. e Green Waves tecnologies S.r.l., come spin-off di Ateneo e sull'attivazione del percorso 24CFU per insegnanti di scuola secondaria.  Sono stati inoltre presentati i risultati di un'ndagine sui dottorati di ricerca Unibo.

Competenze trasversali: nuove attività formative per gli studenti

Anche per l'A.A. 2017/18 l'Ateneo propone un pacchetto di attività formative per lo sviluppo di competenze chiave, oggi, fondamentali per lo sviluppo della persona, per la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.

Dopo la sperimentazione portata avanti nel secondo semestre dell'a.a. 2016/17, che ha registrato una larga partecipazione degli studenti, in particolare nella sede di Bologna, il Gruppo di Riferimento del Progetto ha individuato e presentato al Senato Accademico Unibo, ottenendo parere favorevole, ulteriori corsi per lo sviluppo delle competenze trasversali, oltre a quelli già programmati per il 2016/17. Gli studenti potranno quindi scegliere, oltre ai corsi quali imprenditorialità, laboratori di italiano, project management, anche tra corsi di lingue straniere, pensiero computazionale, uguaglianza di genere, sostenibilità sociale, service learning, uso del linguaggio, cooperazione allo sviluppo. I posti disponibili, inoltre, passeranno da 1770 (dello scorso a.a.) a 3435.


Accreditamento come società spin-off di Zephyr S.r.l. e Green Waves tecnologies S.r.l.
Il Senato Unibo ha espresso parere favorevole sulle proposte di accreditamento come società spin-off non partecipate dell'Ateneo di Zephyr S.r.l e GreenWaves tecnologies S.r.l.

La start-up Zephyr S.r.l si occupa di servizi di ripresa aerea tramite SAPR (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto) per applicazioni riguardanti principalmente il monitoraggio ambientale, il precision farming, la promozione di eventi, la documentazione di beni artistico-architettonici per attività legate al settore turistico, archeologico, ed edilizio, la stima dei danni a seguito di eventi traumatici. La proposta di idea imprenditoriale, presentata alla Commissione Spin-off, ha ottenuto parere positivo anche in relazione al fatto che il core business della società si basa sulla chiara valorizzazione di risultati di ricerca dell’Ateneo.

La start-up Greenwaves Technologies S.r.l. si occupa di chip che contengono processori progettati specificamente per applicazioni IoT (Internet of Things). I rapporti tra Alma Mater e la start up sono avviati da tempo: Greenwaves ha infatti una stretta collaborazione in attività di ricerca con il dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi". Da un contratto di ricerca stipulato nel maggio 2016 con il Dipartimento è scaturita una miglioria di un software sviluppato nell’ambito del dipartimento e denominato “HardWare Convolutional Engine V1”. Greenwaves ha inoltre firmato un Memorandum of Understanding nell’ambito del quale ha dichiarato di voler supportare lo svolgimento di ricerca per lo sviluppo del codice HWCE v1, attraverso la stipula con il Dipartimento G. Marconi di un contratto quinquennale di ricerca commissionata per un valore di 50k€/anno.

Attivazione del percorso 24CFU per insegnanti di scuola secondaria

Parere favorevole del Senato Unibo per l’attivazione del percorso formativo utile all'acquisizione delle competenze di base nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche - 24 CFU - previste quali requisiti di accesso al concorso nazionale pubblico per selezionare i candidati al percorso FIT.

Le modalità di acquisizione dei 24 crediti formativi universitari (CFU) sono disciplinante dal Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e costituiscono requisito d’accesso per il FIT (formazione iniziale e tirocinio) rivolto a chi intenda prepararsi per l’insegnamento nella scuola secondaria. L'Alma Mater ha individuato un comitato direttivo ristretto di Direttori di Dipartimento o loro delegati che ha dato avvio ai lavori per la definizione del percorso 24 CFU che l’Università di Bologna si propone di attivare.

Il Senato si è espresso a favore della proposta di attivazione del percorso 24CFU, come anche della conferma della contribuzione massima di 500€, prevista da decreto per i laureati,  per la frequenza dei percorsi formativi. La contribuzione è calcolata in funzione del numero di CFU da conseguire e delle condizioni economiche, prevedendo una "no tax area" fino a 13.000,00 € di ISEE e un contributo annuale per coloro il cui ISEE supera la soglia suddetta, in misura pari al 7% della quota di ISEE accedente i 13.000,00 €.

 

Indagine sui dottorati di ricerca Unibo
E’ stata realizzata, per il terzo anno consecutivo, l’attività di ricerca riguardante i corsi di dottorato di ricerca in collaborazione con AlmaLaurea. Secondo tale indagine l’87% dei dottori di ricerca è occupato già ad un anno dall’acquisizione del titolo; tale percentuale sale fino all’88,8 e all’88,7% tra i dottori a tre e cinque anni dal titolo. I risultati occupazionali dei corsi di dottorato Unibo evidenziano una situazione più favorevole rispetto a quella rilevata dall’indagine AlmaLaurea 2016 per i dottori di ricerca che, nell’anno precedente, hanno conseguito il titolo in 24 atenei italiani. I risultati di quest'ultima rilevazione evidenziano infatti che, a un anno dal conseguimento del titolo, l’85% dei dottori svolge un’attività lavorativa. Ma ancora più favorevole appare, sotto il profilo occupazionale, la posizione dei dottori di ricerca rispetto a quella dei laureati.

I risultati della più recente indagine AlmaLaurea (2016) evidenziano che per i laureati magistrali dell’Università di Bologna, ad uno, tre anni e cinque dall’acquisizione del titolo, il tasso di occupazione – sempre secondo la medesima definizione di occupazione - è pari rispettivamente al 73,3, 84,7 e 86,5%.