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L’area del Pilastro al centro degli studi del progetto Catapult

Nella 10 giorni bolognese, a settembre, l’area oggetto di studio scelta dal dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Comune e la Fondazione per l’innovazione Urbana, sarà lo storico e popoloso sobborgo per la costruzione di Corridoi Resilienti

La costruzione di Corridoi Resilienti chiamati a unire cittadini e natura nell’area popolare e interetnica del Pilastro: il tema del corso "Urban Transition: Creating Resilient Corridors" (iscrizioni aperte fino al 31 luglio), dedicato al progetto Catapult - Urban Regeneration - PhD Autumn School e organizzato dalla Scuola di Alta Formazione di Climate-KIC in collaborazione con Università, Comune di Bologna e Fondazione per l’Innovazione Urbana.

Dottorati, dottorandi e professionisti provenienti da tutto il mondo saranno chiamati, dal 10 al 21 settembre, a sperimentare soluzioni concrete per migliorare l’efficienza energetica degli edifici con tecnologie plug-in per il retrofitting, rimodellare gli spazi verdi con Nature-Based Solutions, lavorare al fianco degli stakeholder e delle amministrazioni coinvolte nel Progetto di riqualificazione urbana delle periferie.

Creare Corridoi Resilienti significa, infatti, promuovere interazioni sostenibili tra cittadini e risorse naturali per incrementare un’economia di prossimità, ricucendo il tessuto naturale e sociale: un obiettivo prioritario del programma formativo di Catapult, che si sviluppa all’interno di uno dei quattro temi di Climate-KIC, quello della transizione urbana (Urban Transitions). E l’area del Pilastro, se osservata dall’alto, appare come l’elemento di cerniera tra la zona centrale della città e la porzione periurbana che gravita intorno a FICO-CAAB. Lo storico e popoloso sobborgo, che conta oggi circa 7000 abitanti di 14 etnie, si dirama dal centro verso nord-est, passando per San Donato; già in origine, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu concepito per accogliere il flusso migratorio interno proveniente dal Mezzogiorno, al quale nei decenni si è aggiunto quello esterno.