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Quale politica linguistica per la scuola e l'università?

Un incontro sulla promozione dell'italiano e del francese in una prospettiva di multilinguismo a cura del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Alma Mater

Appuntamento mercoledì 28 novembre, alle 11, presso il Centro Internazionale di Studi Umanistici "U. Eco" (Via Marsala 26 - Bologna), con "La lingua prima, le altre lingue: Quale politica linguistica per la scuola e l'università?", organizzato dal Dipartimento di Scienze dell'Educazione Unibo.

L'incontro, aperto alla comunità Alma Mater e cittadina, sarà coordinato dalla prof.ssa Cristiana De Santis e vedrà gli interventi di Francesco Sabatini (Professore emerito di Roma 3 e Presidente emerito dell'Accademia della Crusca) e Claude Hagège (Professore emerito del Collège de France) per discutere sul tema della promozione di italiano e francese in una prospettiva di multilinguismo.

Francesco Sabatini è noto per il suo impegno nella promozione del multilinguismo nell'ambito dell'Unione Europea (sua l'ideazione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, promossa ogni anno dal MAE, e del Progetto "Firenze Piazza delle Lingue d'Europa", promossa dall'Accademia della Crusca). Il suo ultimo libro, Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso (Mondadori, 2016) tocca anche i temi del rapporto tra lingue e nazioni in Europa e dell'educazione linguistica in una società plurilingue.

Claude Hagège, poliglotta e linguista di fama internazionale, è autori di libri che esplorano la struttura, la storia e i destini delle lingue europee, oltre a studi di tipologia linguistica e ricerche sul campo dedicate a lingue amerindiane e africane, dialetti arabi e cinesi. Il suo impegno a favore della diversità delle lingue e delle culture è testimoniato da una serie di volumi (in italiano sono stati tradotti L'uomo di parole, Einaudi, Torino, 1989; Storie e destini delle lingue d'Europa, La Nuova Italia, Scandicci, 1995; Morte e rinascita delle lingue, Feltrinelli, Milano, 2002) che ne fanno uno dei testimoni più autorevoli e incisivi della "lotta" per la sostenibilità linguistica. In alcuni volumi recenti si è soffermato sull'importanza della "resistenza" delle lingue nazionali di fronte all'egemonia dell'inglese come veicolo di concezioni "ultra-liberaliste" (Combat pour le français: Au nom de la diversité des langues et des cultures, 2008; Contre la pensée unique, 2012). Si è interessato anche al tema dell'educazione bilingue e plurilingue nel quadro sociopolitico dell'Europa (L'enfant aux deux langues, 1996). Il suo ultimo libro si intitola Les religions, la parole, la violence (2017).