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Chi è responsabile? Alunni, genitori e insegnanti la pensano diversamente

Uno studio svolto in contesto scolastico, a cura del Dipartimento di Psicologia Unibo e dell’Institute of Education di Aquisgrana (Germania), rivela che alunni, insegnanti e genitori non hanno una visione comune e condivisa quando si parla di responsabilità

Chi è responsabile se gli alunni partecipano attivamente in classe? Chi, invece, dei risultati scolastici positivi o negativi? Chi è responsabile se a scuola gli studenti non hanno nessuno a cui rivolgersi se hanno dei problemi? Il tema della responsabilità in contesto scolastico, negli ultimi anni, è stato oggetto di riforme e di discussioni per il miglioramento delle scuole, dei risultati conseguiti dagli studenti e del benessere scolastico. In questo contesto si muove lo studio a cura di M.Cristina Matteucci del Dipartimento di Psicologia Unibo e di Kerstin Helker di Institute of Education, RWTH Aachen University (Germany), che mostra come insegnanti, genitori e alunni differiscono significativamente nell’attribuzione reciproca di responsabilità.

Il punto di partenza dell’indagine è stato chiedere a un campione di 34 insegnanti di scuola secondaria di I e II grado, 235 studenti e a 177 genitori di rispondere alla scala di responsabilità di Helker e Wosnitza (2016), composta da 14 items relativi ad eventi educativi (es. “Lo studente ottiene buoni voti”), preceduti dalla richiesta “Chi è responsabile se…?”. La scala includeva tre sotto-scale per indagare la responsabilità per il processo di apprendimento, per i risultati e per il contesto sociale dell’apprendimento. Per ogni item, i partecipanti dovevano indicare la responsabilità di ciascun target - insegnanti, genitori, studenti - su una scala da 0 (per niente responsabile) a 3 punti (completamente responsabile). 

“I risultati mostrano, in particolare, che gli insegnanti attribuiscono ai genitori più responsabilità di quanta gli studenti e i genitori stessi facciano, e considerano gli alunni i principali responsabili dei loro risultati. Inoltre, è emerso che gli alunni si auto-attribuiscono elevati livelli di responsabilità, deresponsabilizzando sostanzialmente insegnanti e genitori” - spiega Maria Cristina Matteucci, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia.


Come affermano le Linee di indirizzo del Ministero relative alla partecipazione dei genitori e alla corresponsabilità educativa, “l'assunzione di responsabilità e la qualità delle relazioni docenti/ genitori e docenti/studenti rappresentano fattori di qualità della scuola”. La ricerca mostra, però, che i principali attori del sistema scolastico hanno punti di vista differenti rispetto alle loro reciproche responsabilità e suggerisce la necessità di agire nelle scuole per esplicitare e condividere le reciproche responsabilità. Tale condizione potrebbe infatti migliorare la relazione scuola-famiglia e creare condizioni di insegnamento/apprendimento ottimali.