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Ecco B-Plas: soluzioni greentech per l'economia circolare

Produrre plastiche a base biologica, completamente biodegradabili, sfruttando il carbonio residuo contenuto nei fanghi provenienti da impianti di trattamento pubblici e privati. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Università di Bologna, le due aziende italiane Caviro Distillerie Srl e Sabio Srl e l'ungherese Pannon Pro Innovations

Un modello intelligente per il mercato delle materie plastiche che punta sul riciclo e sulla circolarità, con nuovi materiali e nuove tecnologie. È la strada che vuole percorrere B-Plas, un progetto che nasce dalla collaborazione tra l'Università di Bologna, le due aziende italiane Caviro Distillerie Srl e Sabio Srl e l'ungherese Pannon Pro Innovations. Per l'Alma Mater, in particolare, sono coinvolti il Dipartimento di Chimica "G. Ciamician", il Dipartimento di Scienze Aziendali e il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali (Cirsa).

Il progetto punta l’attenzione su un tipo particolare di poliesteri, detti PHA (poliidrossialcanoati). I PHA prodotte in natura da alcuni batteri attraverso la fermentazione aerobica di fonti di carbonio. Si tratta quindi di plastiche a base biologica, completamente biodegradabili. Questo tipo di poliesteri, fino ad oggi, era però costoso da produrre se comparato con le plastiche tradizionali.

Una soluzione arriva da B-Plas. L'idea alla base del progetto è produrre i poliesteri PHA sfruttando il carbonio residuo contenuto nei fanghi provenienti da impianti di trattamento pubblici e privati, come il trattamento tradizionale delle acque reflue, il biogas e gli impianti di fermentazione, che fanno parte della maggior parte dei sistemi di bioraffineria. Trasformando il costo di smaltimento di questi scarti in un guadagno, B-Plas permette così di incrementare la diffusione delle bioplastiche, chiudendo al tempo stesso il ciclo di produzione, in una logica di economia circolare.

Il progetto B-Plas è promosso da Climate-KIC Italy la community pubblico-privato di livello europeo che si occupa di cambiamenti climatici sostenendo e finanziando progetti innovativi. Da diversi anni, Climate-KIC - che ha sede a Bologna e conta 24 partner - sta incoraggiando e sostenendo progetti greentech come questo. Iniziative in grado di arrivare sul mercato e di contribuire alla sua evoluzione "circolare", per dare una svolta al modello produttivo attuale verso un’economia zero-carbon e bio-based. La sfida è quella di disegnare un percorso di prosperità e crescita con un approccio esclusivamente orientato alla protezione dell’ambiente e all’innovazione.