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L'Alma Mater pronta a collaborare con l'ateneo iracheno di Mosul

Firmata una lettera di intenti tra l'Università di Bologna e l'Università di Mosul. L'obiettivo è sviluppare progetti condivisi nel campo della formazione e della cooperazione internazionale


Continua l'impegno dell'Università di Bologna in Iraq. Questa mattina il Rettore dell'Alma Mater, Franesco Ubertini, e il Rettore dell'Università di Mosul (Iraq), Obay Saeed Ahmed Al-Dewachi, hanno firmato una lettera di intenti per avviare una collaborazione accademica tra le due istituzioni. Era presente anche Marco Lombardo, assessore del Comune di Bologna per le relazioni europee e internazionali e la cooperazione internazionale.

La città di Mosul è stata pesantemente colpita dalla guerra in Iraq e con questa iniziativa l'Alma Mater punta a rafforzare il suo impegno per aiutare nella ricostruzione in un'ottica di cooperazione e di piena collaborazione nel campo della formazione. La collaborazione tra le due università si concentrerà inizialmente sull'area umanistica (in particolare archeologia, protezione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali inclusi quelli visivi) e sull'ingegneria nei campi del telerilevamento e dell'analisi strutturale.

Questa iniziativa si inserisce ampliandolo in un quadro di progetti che l'Università di Bologna ha avviato in Iraq già da alcuni anni, ad esempio con Waladu ed Eduu, progetti europei (entrambi coordinati dal prof. Nicolò Marchetti) dedicati al miglioramento della formazione accademica in ambito archeologico e al recupero e alla valorizzazione del patrimonio culturale iracheno.