Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative Natale a caccia di dinosauri, con il ricercatore Unibo Federico Fanti

Natale a caccia di dinosauri, con il ricercatore Unibo Federico Fanti

Un documentario - in onda la sera del 25 dicembre - racconta la spedizione in Mongolia guidata dal docente di Paleontologia all'Università Bologna e National Geographic Explorer con l'obiettivo di sviluppare un sistema per contrastare il mercato nero di fossili di dinosauro scavati illegalmente


Un viaggio in Mongolia con il ricercatore dell'Università di Bologna e National Geographic Explorer Federico Fanti per contrastare il contrabbando di fossili. Si chiama "Il cacciatore di dinosauri" ed è il racconto di una spedizione nel Deserto del Gobi, il più grande giacimento di dinosauri al mondo, ma anche vero e proprio terreno di caccia per i tombaroli che depredano questa terra in cerca di fossili da destinare al mercato nero.

Il documentario - in onda su National Geographic (Sky 403) martedì 25 dicembre alle 20,55 - segue un’importante missione che ha l'obiettivo di ostacolare in modo concreto il contrabbando di fossili. Federico Fanti, docente di Paleontologia all’Università Bologna ed Explorer di National Geographic, coordina la prima missione internazionale a guida italiana. La spedizione, finanziata dall’Università di Bologna con il supporto di National Geographic, e composta da 14 esperti, parte dalla capitale, Ulan Bataar, per raggiungere Gurliin Tsaav e viaggia attraverso le Montagne dell’Altai verso il Nemegt, il cuore della paleontologia della Mongolia.

Ogni anno gli scienziati di tutto il mondo riescono a recuperare dalla Mongolia circa 90 tonnellate di fossili. Ma il fenomeno del contrabbando è in continua crescita e raccoglie finanziamenti per almeno 10 milioni di dollari all’anno. Un sistema che si muove nella piena illegalità e finalmente salito agli onori della cronaca solo quando ha visto star di Hollywood contendersi i fossili all’asta. Al danno economico per la Mongolia, si somma il danno incalcolabile che i tombaroli causano alla scienza. Ogni anno un enorme quantità di fossili viene scoperta e portata via cancellando, in modo definitivo, le ultime tracce di nuove specie vissute milioni di anni fa.

L’obiettivo di Fanti e del suo team è sviluppare un sistema che possa contrastare questo fenomeno, tracciando i fossili per capire da quale località sono stati scavati illegalmente. A tale scopo il paleontologo ha un prezioso alleato: la radioattività dei fossili della Mongolia. Si tratta infatti di una caratteristica unica, propria dei fossili provenienti dal deserto del Gobi scoperta accidentalmente nei primi anni '60 quando alcune lastre ospedaliere risultarono inutilizzabili dopo essere state per diversi mesi a contatto con i reperti scavati.

Questa peculiarità unita alla più avanzata tecnologia, che permette oggi la mappatura delle diverse aree attraverso l’utilizzo di droni, ha consentito al team di Fanti di sviluppare un sistema che potrebbe finalmente porre un argine al mercato nero dei fossili provenienti dalla Mongolia.

“Non siamo qui solo per cercare dinosauri e inseguire i nostri sogni di bambini”, dichiara Fanti. “Siamo qui per capire come funziona il Pianeta. I dinosauri hanno affrontato come noi un Pianeta che cambiava rapidamente e per milioni di anni sono riusciti a vincere la battaglia per la sopravvivenza. Capire come, diventa fondamentale per i nuovi abitanti della Terra”.