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Trapianto di organi in Cina: i medici formati dal progetto europeo KeTLOD

Diplomati a Pechino i primi 140 studenti del corso post laurea sulle pratiche di donazione e trapianto nato dal lavoro congiunto di tre atenei europei (tra cui l'Università di Bologna) e sette cinesi

Un corso post laurea sulle pratiche di donazione e trapianto di organi pensato per i medici cinesi. È l'obiettivo - raggiunto - del progetto europeo KeTLOD (Knowledge transfer and Leadership in Organ Donation: from Europe to China). I primi 140 studenti che hanno portato a termine il corso sono stati diplomati ufficialmente nel corso di una cerimonia in programma a Pechino in occasione dell'International Face to Face Seminar in Organ donation. Il titolo di studio che hanno ottenuto è pensato per essere riconosciuto sia dagli istituti di alta formazione post-laurea cinesi che dal sistema europeo ECTS.

Il progetto KeTLOD è animato da un consorzio di tre atenei europei, tra cui l'Università di Bologna, e sette cinesi. Il coordinamento è affidato all'Università di Barcellona e allo spagnolo Donation & Transplantation Institute. L'obiettivo comune è la messa a punto del primo curriculum accademico certificato post-laurea in Donazione di Organi nelle università cinesi.

"Lo scopo del nostro lavoro - spiega Marco Zanello, docente Unibo che ha partecipato al progetto - è stato trasferire competenze professionali, capacità formative e la giusta attitudine per lo sviluppo della donazione di organi a fine di trapianto, proponendo ed adattando in Cina il modello europeo che è fortemente aderente, negli adattamenti nazionali, al modello spagnolo riconosciuto per la efficienza in tutto il mondo". Per farlo, gli atenei e gli istituti coinvolti hanno realizzato un articolato programma didattico con specifici interventi formativi e di disseminazione pensati per il mondo medico cinese, sia docente universitario che clinico.

Il primo passo è stato un corso avanzato residenziale, ospitato a Barcellona lo scorso anno, a cui hanno preso parte 21 medici dei trapianti cinesi, i quali hanno poi trasferito le conoscenze tra i colleghi delle loro università e sedi didattiche. In seguito poi, è partito il corso post laurea per 140 studenti cinesi. In parallelo con queste attività, poi, in Cina è stata realizzata un'ampia campagna di informazione e sensibilizzazione per la donazione di organi.

E i primi risultati positivi iniziano ad emergere. "Nel 2010 - dice ancora il professor Zanello – le donazioni ed i trapianti in Cina erano solo poche centinaia all'anno. Oggi quel numero è molto cresciuto, tanto che gli ultimi dati parlano di circa 5000 trapianti realizzati". La rete trapiantologica cinese oggi conta 173 istituzioni sanitarie con autorizzazione statale all’attività di donazione e con programmi di trapianto.

Numeri incoraggianti, su cui i protagonisti di KeTLOD continueranno a lavorare. Al termine della cerimonia di consegna dei diplomi dei primi 140 studenti che hanno portato a termine il corso post laurea sulle pratiche di donazione e trapianto di organi, infatti, è stato siglato un accordo che stabilisce la prosecuzione della cooperazione strategica tra i partner per nuove attività di formazione.