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Fotografare la Tecnosfera: la quarta edizione di Foto/Industria

Torna a Bologna la biennale dedicata alla fotografia dell'industria e del lavoro: dieci mostre in sedi storiche del centro cittadino e una al MAST per raccontare come l'uomo ha costruito la propria presenza sul pianeta, dalle città alle industrie, dalle reti energetiche a quelle infrastrutturali, dai sistemi di comunicazione alle reti digitali


Foto di Armin Linke (2018). Università del Texas (Austin, USA), sala di modellizzazione delle correnti oceaniche, Institute for Computational Engineering and Sciences (ICES) Computational Research in Ice and Oceans Group (CRIOS)


Dal 24 ottobre al 24 novembre torna a Bologna Foto/Industria, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro, curata da Francesco Zanot e promossa da Fondazione MAST, quest'anno alla sua quarta edizione. L'evento gode del patrocinio dell'Alma Mater, che ospiterà anche una delle esposizioni in programma nella Biblioteca Universitaria di Bologna.

In programma dieci mostre in sedi storiche del centro cittadino e una al MAST, a cura di Urs Stahel. Celebri protagonisti della storia della fotografia come Albert Renger-Patzsch (“Paesaggi della Ruhr”, Pinacoteca Nazionale) e André Kertész (“Tires/Viscose”, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna – Casa Saraceni), le cui immagini fanno ormai parte di un patrimonio iconico condiviso, saranno al fianco di grandi artisti contemporanei italiani e internazionali come Luigi Ghirri ( “Prospettive industriali”, Palazzo Bentivoglio), Lisetta Carmi ( “Porto di Genova”, Genus Bononiae - Santa Maria della Vita), Armin Linke (“Prospecting ocean”, Biblioteca Universitaria di Bologna) e David Claerbout (“Olympia”, Spazio Carbonesi) e giovani autori affermati sulla scena internazionale come Matthieu Gafsou (“H+”, Pinacoteca Nazionale - Palazzo Pepoli Campogrande), Stephanie Syjuco (“Spectral city”, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna), Yosuke Bandai (“A certain collector B”, Istituzione Bologna Musei - Museo Internazionale e Biblioteca della Musica) e Delio Jasse (“Arquivo urbano”, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Palazzo Paltroni), alternando tecniche che vanno dagli usi più puri e tradizionali della fotografia alle sperimentazioni più innovative.

Protagonista di Foto/Industria 2019 è il tema del costruire: un'azione cruciale, intimamente radicata nella natura della specie umana che viene esplorata a tutto tondo, dalle sue radici storiche e filosofiche agli inevitabili risvolti scientifici. Dalle città alle industrie, dalle reti energetiche a quelle infrastrutturali, dai sistemi di comunicazione alle reti digitali, la Biennale intende indagare il complesso e dinamico sistema del fare che caratterizza la presenza dell’uomo sul pianeta. È questa attività che dà forma alla Tecnosfera: l’insieme di tutte le strutture che gli esseri umani hanno costruito per garantire la loro sopravvivenza sulla Terra. Con un peso stimato di 30 miliardi di miliardi di tonnellate, questo strato artificiale al di sopra della crosta terrestre è stato definito Tecnosfera nel 2013 dal geologo Peter Haff, professore di geologia e ingegneria civile presso la Duke University. Attraverso lo sguardo degli artisti, le mostre offrono una panoramica su questo nuovo strato artificiale che il genere umano ha costruito nel tempo e che si sta sviluppando a velocità vertiginosa.