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La Soffitta per i cinquant'anni del Festival di Santarcangelo

Due appuntamenti per celebrare la storia e i protagonisti del Festival, con i direttori Enrico Casagrande, Chiara Guidi ed Ermanna Montanari


Particolare del manifesto della prima edizione del Festival di Santarcangelo (1971)


Martedì 22 ottobre, La Soffitta, in collaborazione con l’Associazione Santarcangelo dei Teatri, ospiterà un momento del programma di avvicinamento alle celebrazioni della cinquantesima edizione del Festival di Santarcangelo: il progetto – che si articola a livello editoriale, documentario, filmico, grafico-visivo e archivistico – ha l’intenzione di restituire una visione molteplice e corale della storia del Festival.

Alle 15, nell'Auditorium del DAMSLab, si svolgerà una tappa del ciclo di incontri "Costruire una storia", che ha come protagonisti i direttori del Festival di Santarcangelo. La Soffitta ospiterà Chiara Guidi, Enrico Casagrande ed Ermanna Montanari, che hanno diretto il festival nel 2009, 2010 e 2011. Introdotti da Gerardo Guccini e Roberta Ferraresi, gli artisti rifletteranno su un triennio di particolare importanza per il Festival, in cui si è accentuata la volontà di aprirsi ad un pubblico sempre più allargato e plurale. Insieme a loro, sarà presente Rodolfo Sacchettini, membro, con Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, del coordinamento-critico-organizzativo che ha accompagnato le tre edizioni del festival.


L’incontro è anticipato da un primo tavolo di lavoro, alle 11 nel Teatro del DAMSLab, sempre a cura di Gerardo Guccini, dal titolo "Dagli archivi alla storia": condotti da Roberta Ferraresi, i docenti del Dipartimento punteranno a raccontare il Festival a partire dai suoi materiali archivistici, dai giornali del festival alla rassegna stampa, fino alle documentazioni relative ai teatri asiatici, alla danza, alla presenza animale negli spettacoli e alla direzione di Leo de Berardinis. L’obiettivo non sarà tanto di ricostruire in maniera complessiva la storia della manifestazione, quanto mostrare la stratificazione e l’eterogeneità delle fonti che lo hanno alimentato.