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Il nuovo anno accademico alla Sede di Imola dell'Alma Mater

Oggi la cerimonia di apertura, con una lectio magistralis tenuta da Marco Faimali, responsabile della sede di Genova del CNR-IAS, e la premiazione delle studentesse e studenti che hanno conseguito i migliori risultati nello scorso anno


Nell'Aula Magna di Palazzo Vespignani, a Imola, si è tenuta oggi l’inaugurazione del nuovo anno accademico dei corsi di studio della sede imolese dell'Alma Mater e del 35° ciclo del dottorato di ricerca in “Salute, sicurezza e sistemi del verde”. L’evento, a cui hanno partecipato il rettore Francesco Ubertini insieme alle autorità accademiche, civili, militari e religiose, ha visto anche la premiazione delle studentesse e studenti che hanno conseguito i migliori risultati nello scorso anno accademico.

La premiazione è stata preceduta da una lectio magistralis tenuta da Marco Faimali, responsabile della sede di Genova del CNR-IAS, dal titolo “Uomo & Ambiente: equilibrio possibile o utopia?”: un’occasione per ripercorrere il viaggio della nostra specie su questo pianeta, dagli albori dell'evoluzione dei Primati fino all'Antropocene, in cui l’uomo e le sue attività sono le principali cause delle modifiche ambientali e climatiche.

Ad un anno dalla inaugurazione di Palazzo Dal Pero, a undici da quella dell’adiacente Palazzo Vespignani e delle serre didattico-sperimentali nel plesso Scarabelli, e a otto da quella dei laboratori Lolli - tutte strutture di eccellenza - la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola conferma con il progetto dell’Osservanza un costante impegno per l’ulteriore potenziamento delle dotazioni della sede, a testimoniare la valenza strategica della sinergia per la crescente affermazione di Unibo a Imola.

In ventidue anni di presenza dell’Alma Mater a Imola, la sede vede sia il consolidarsi dei corsi di laurea e laurea magistrale e master facenti capo alle aree di Agraria, Farmacia e Medicina e chirurgia, che la conferma dell’offerta formativa post laurea (master di primo e secondo livello e corsi di alta formazione) delle aree di Ingegneria e Veterinaria. Da sottolineare inoltre il crescente impegno anche per l’attivazione di nuovi progetti formativi di grande attualità, anche proposti da aree del sapere già presenti con master innovativi di elevata qualificazione.

Ottimi risultati sono stati conseguiti anche sul fronte del terzo livello della formazione: il dottorato di ricerca fortemente interdisciplinare e trasversale in “Salute, sicurezza e sistemi del verde”, grazie alla conferma dell’impegno da parte della Fondazione e alla sua ottima valutazione ministeriale (che gli ha valso il riconoscimento di dottorato innovativo), al suo secondo anno registra un incremento del 50% dei giovani ricercatori “arruolati”, continuando anche ad attrarre giovani molto qualificati dall'estero.

E l’attenzione al merito degli studenti ancora una volta diventa occasione di premiazione dei migliori. Tanto impegno profuso per formazione, servizi agli studenti e ricerca, declinati attorno alle parole chiave sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro, piante e salute, tossicologia ambientale, tutela e cura della salute, verde e paesaggio. Tematiche tutte che, a vario titolo, si muovono nell'alveo della sostenibilità, nelle sue diverse accezioni.