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Home Incontri e iniziative Al DAMSLab la "Trilogia della Fine del Mondo" firmata Piccola Compagnia Dammacco

Al DAMSLab la "Trilogia della Fine del Mondo" firmata Piccola Compagnia Dammacco

Per la prima volta, saranno rappresentati di seguito i tre spettacoli realizzati dal gruppo teatrale: "L’inferno e la fanciulla" (2014), "Esilio" (2016) e "La buona educazione" (2018)


Serena Balivo in "Buona_Educazione" (Foto: Luca Del Pia)


Mercoledì 6 novembre prende avvio il progetto speciale che La Soffitta - il programma di eventi promosso dal Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater - dedica alla Piccola Compagnia Dammacco. Curato da Gerardo Guccini, il progetto si intitola "Trilogia della Fine del Mondo" e comprende quattro appuntamenti che porteranno sul palcoscenico del Teatro del DAMSLab i tre spettacoli della trilogia – "L'inferno e la fanciulla" (mercoledì 6, ore 21), "Esilio" (giovedì 7, ore 21) e "La buona educazione" (sabato 9, ore 21) – oltre alla presentazione (venerdì 8 novembre, ore 21) delle tre pubblicazioni delle drammaturgie integrali degli spettacoli, comprendenti le illustrazioni originali di Stella Monesi e una conversazione tra Mariano Dammacco, Serena Balivo e Gerardo Guccini. L’ingresso agli spettacoli è gratuito, previo ritiro del coupon a partire dalle ore 20 di mercoledì 6, giovedì 7 e sabato 9 novembre. L’ingresso alla presentazione di venerdì 8 novembre, invece, è libero.

I tre spettacoli vengono presentati per la prima volta di seguito per accentuare la loro unità sostanziale, una trilogia che si sviluppa per tematiche e rovelli propri dell’uomo contemporaneo: una bambina catapultata nell'inferno della vita quotidiana e del mondo adulto ("L’inferno e la fanciulla", 2014); un uomo impegnato in un colloquio con se stesso, dopo la perdita del lavoro ("Esilio", 2016); una donna che si ritrova a dover contribuire alla formazione e all'educazione di un giovane uomo, ultimo erede della sua stirpe ("La buona educazione", 2018).


Il teatro della Piccola Compagnia Dammacco trasforma in allegorie fantastiche e grottesche la contrapposizione fra vivere interiore e vita sociale e si definisce così attraverso una drammaturgia che coltiva gli strumenti dell’ironia e della comicità. Gli spettacoli, anche editi in forma di pubblicazione, documentano la continua ricerca della Compagnia sui legami tra la scrittura teatrale, l’attore e lo spettatore. Questi esiti testuali verranno presentati al pubblico durante l’incontro di venerdì 8 novembre, "Quadrilogia nascosta" (DAMSLab/Teatro, ore 21): durante la presentazione dei tre libri, Mariano Dammacco e Serena Balivo leggeranno anche alcuni brani di "L’ultima notte di Antonio", testo del primo spettacolo realizzato dalla Piccola Compagnia.

La Piccola Compagnia Dammacco è nata nel 2009. Il suo percorso si è presto evoluto in una ricerca artistica realizzata da Mariano Dammacco (vincitore del Premio ETI/Scenario 1993 con lo spettacolo "Sonia la Rossa" e del Premio ETI/Vetrine 1996 con lo spettacolo "Amleto e la Statale 16") insieme all'attrice Serena Balivo (Premio Ubu 2017 nella categoria “Nuova attrice o performer”) e alla disegnatrice Stella Monesi. Accanto all'ideazione e preparazione di spettacoli teatrali, la compagnia porta avanti un lavoro di ideazione e conduzione di percorsi laboratoriali di Teatro Sociale e di Comunità, fondando la propria metodologia d’intervento sulla pratica dell’auto-narrazione e della scrittura scenica collettiva. Il lavoro artistico della compagnia ha ricevuto alcuni riconoscimenti: "L’inferno e la fanciulla" è tra i sei spettacoli finalisti del Premio In box blu 2016; "Esilio" è vincitore di Last Seen 2016 (spettacolo dell’anno su “Krapp’s Last Post”) e del Premio Museo Cervi 2017 Teatro per la Memoria.

Trilogia della fine del mondo

dal 6 al 9 Novembre 2019

DAMSLab, Teatro (Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 5/b - Bologna)

Progetto speciale de La Soffitta, a cura di Gerardo Guccini, che riunisce tre spettacoli della Piccola Compagnia Dammacco: L’inferno e la fanciulla (2014), Esilio (2016), La buona educazione (2018). Accanto ai segni di crisi – e quasi al loro interno – questi lavori disseminano sintomi di speranza che hanno per oggetto la crescita, il ritorno dell’avulso e l’incontro fra le generazioni. Sotto la Trilogia della ne del mondo c’è dunque una Trilogia del mondo nuovo: l’una e l’altra vengono per la prima volta rappresentate di seguito, accentuandone l’unità sostanziale, nell'ambito del progetto Soffitta.

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