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Alma X si presenta a Forlì: ecco il rover progettato dagli studenti Unibo

Presentato un primo prototipo il scala con l'obiettivo di partecipare alla European Rover Challenge, competizione internazionale che mette alla prova dal vivo queste tecnologie

Si chiama Alma X ed è un rover per l'esplorazione aerospaziale sviluppato da un team di 40 studenti dei Campus di Forlì e di Bologna dell'Alma Mater. La sua prima sfida, però, non sarà nello spazio, ma in Polonia in occasione della European Rover Challenge, competizione internazionale che mette alla prova dal vivo queste tecnologie. La manifestazione si terrà nella città di Kielce dal 13 al 15 settembre e la squadra dell'Alma Mater parteciperà con il suo Alma X.

Il rover targato Unibo è stato presentato ieri al Campus di Forlì, nella sede del corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale. I due capiprogetto - Federico Mazzotta per il team di Forlì e Giosuà Severino per il team di Bologna - coadiuvati dal professor Fabrizio Giulietti, coordinatore del corso di Ingegneria Aerospaziale, hanno mostrato un primo prototipo in scala di Alma X che ha fatto perlustrazioni in autonomia, anche al seguito di un drone.

"Alma X nasce dalla volontà di noi studenti di mettere in pratica quanto apprendiamo in aula e di cimentarsi in un lavoro di team", spiega Federico Mazzotta. "Questo rover è il risultato di più competenze e specializzazioni che convergono e che vengono sviluppate sia a Forlì che a Bologna: in Romagna vengono approfonditi gli aspetti relativi alla meccanica, alla parte scientifica e alla pubbliche relazioni, mentre nel capoluogo emiliano-romagnolo vengono messi a punto l’automazione, il sistema di navigazione e tutto quanto legato al braccio robotico e al sistema di riconoscimento degli oggetti".

Durante le giornate della European Rover Challenge, Alma X verrà sottoposto a diverse prove, per verificarne le funzionalità e in particolar modo la capacità di agire ed operare in autonomia. Ma il progetto nasce anche per creare, in futuro, una sinergia fra mondo della ricerca e quello delle imprese. La tecnologia di Alma X infatti potrà trovare interessanti applicazioni anche in ambito terrestre, ad esempio per situazioni di emergenza, oppure nell'industria manifatturiera o ancora nel comparto agroalimentare.

"Il futuro di Alma X, una volta messe a punto le funzionalità che ci siamo prefissati – concludono Federico Mazzotta e Giosuè Severino – sarà quello di svilupparne ulteriormente le potenzialità tecnologiche e poter partecipare all’University Rover Challenge, negli Stati Uniti, una delle massime manifestazione mondiali del settore".