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Palazzi e luoghi del sapere dell'Alma Mater: un libro per scoprirli

Una serata nel Cortile d'Ercole di Palazzo Poggi per conoscere il nuovo volume, curato da Andrea Bacchi e Marta Forlai, e scoprire attraverso i racconti e 200 immagini gli oltre sessanta luoghi di valore artistico e architettonico, parte dello straordinario campus diffuso dell’Ateneo, presente in tutta la città

Palazzo Marescotti Brazzetti Lo scalone su progetto di Giovan Giacomo Monti

Giovedì 4 luglio, alle 21, nel Cortile d'Ercole di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33), sarà presentato il volume "L'Università di Bologna. Palazzi e luoghi del sapere", a cura di Andrea Bacchi e Marta Forlai.


La serata, organizzata nell'ambito della rassegna estiva dell'Alma Mater, Zambè - Verso la luna, vedrà la partecipazione del Rettore Francesco Ubertini, del professor Marco Antonio Bazzocchi, del professor Roberto Balzani, del professor Andrea Bacchi e della professoressa Maria Beatrice Bettazzi.

Attraverso i racconti e le immagini, si potranno scoprire i sessanta i luoghi contenuti nel libro: palazzi, ville e conventi antichi, gli Istituti e le Facoltà costruiti nel Novecento, i musei e le collezioni scientifiche dell’Università di Bologna.

Il volume è nato perché la storia dei luoghi è anche la storia di Bologna, con i suoi protagonisti che, nei secoli, hanno plasmato la fisionomia della città: gli architetti, i costruttori, gli ingegneri, i pittori, i decoratori, gli scultori.

Istituti di Zoologia, Anatomia Comparata, Istologia e Antropologia, L’aula magna di zoologia intitolata ad Alessandro Ghigi, 1934


L’Università più antica d’Europa mostra, in queste pagine, il suo patrimonio di mirabilia: una grotta incrostata di pietre e conchiglie, due sale ‘alla boschereccia’, il lungo fregio dell’incoronazione di Carlo V, una preziosa alcova in stucco, la torre della Specola, l’Aula Magna di zoologia, una biblioteca in radica intarsiata con i simboli degli elementi, le raccolte naturalistiche di Ulisse Aldrovandi, un ritratto a mosaico di papa Benedetto XIV, le cere anatomiche di Ercole Lelli.

E poi ancora il Quattrocento raffinato della corte di Giovanni II Bentivoglio; il Cinquecento fantastico di Pellegrino Tibaldi, Amico Aspertini, Nicolò dell’Abate; il barocco scenografico degli scaloni e delle volte dipinte da Domenico Maria Canuti, Marcantonio Franceschini, Ubaldo e Gaetano Gandolfi; il Settecento elegantissimo della monumentale biblioteca progettata da Carlo Francesco Dotti per l’Istituto delle Scienze; il felice sodalizio neoclassico tra le sculture di Giacomo De Maria e l’architettura di Angelo Venturoli a palazzo Hercolani, ultima dimora senatoria della città; il revival architettonico di Alfonso Rubbiani e Guido Zucchini negli Istituti di inizio Novecento; e molti architetti e ingegneri quali Edoardo Collamarini, Gualtiero Pontoni, Gustavo Rizzoli, Attilio Muggia, fino ai maestri Giuseppe Vaccaro, Giovanni Michelucci, Enzo Zacchiroli, che hanno dato forma agli spazi universitari fino agli anni Settanta del secolo scorso.

Un lavoro vasto, fatto di scrittura e fotografie, che documenta per la prima volta, in modo capillare, le ricchezze dell’Università.

Il volume sarà in vendita la sera dell'evento e presso il book shop dei Musei di Palazzo Poggi.