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Progetto Unibo premiato da INAIL e dall’European Agency for Safety and Health at Work

"Lo sviluppo delle Non-Technical Skills per la sicurezza delle aziende chimiche”, il titolo del progetto vincitore, a cura di un team di docenti dell'Alma Mater provenienti dai Dipartimenti di Psicologia, Scienze dell’Educazione "Giovanni Maria Bertin" e Scienze Mediche e Chirurgiche per BASF Italia

E' stato premiato il progetto nato all'Alma Mater dal titolo “Lo sviluppo delle Non-Technical Skills per la sicurezza delle aziende chimiche”, nell'ambito della Campagna europea Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019, quest’anno focalizzata su “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”.

Realizzato da un team di docenti Unibo provenienti dai Dipartimenti di Psicologia, Scienze dell’Educazione "Giovanni Maria Bertin" e Scienze Mediche e Chirurgiche, per BASF Italia, il progetto è stato coordinato dal prof. Marco Giovanni Mariani con la prof.ssa Dina Guglielmi e il prof. Francesco Saverio Violante, grazie anche ai contributi delle docenti Rita Chiesa, Aurora Ricci e Michela Vignoli.

L'obiettivo è stato "la messa a punto di un protocollo di diagnosi e intervento" per incentivare la partecipazione attiva dei lavoratori rispetto alle problematiche legate alla sicurezza. L’intervento di taglio formativo, realizzato presso cinque stabilimenti della Multinazionale BASF, era centrato sulle Non-Technical Skills che possono essere definite come “le competenze cognitive, sociali e personali che completano le competenze tecniche, e contribuiscono a far svolgere i compiti in modo sicuro ed efficiente”.  Queste abilità, chiamate in altri contesti anche competenze trasversali o soft skills, coadiuvano e rinforzano, in sostanza, le competenze tecniche dei lavoratori: la ricerca mostra che a scarse abilità non-tecniche dei lavoratori si aumenta la possibilità di errore e, di conseguenza, di incidenti.

Quattro erano le differenti fasi dell’intervento: 1) Diagnosi del contesto organizzativo in ottica di sicurezza ed identificazione delle esigenze di formazione; 2); Definizione dell'intervento;  3) Intervento; 4) Valutazione dell'intervento stesso. Il progetto ha avuto tra i criteri di verifica il numero di segnalazioni di sicurezza (opportunità di miglioramento o near miss) nei vari stabilimenti, intese come comportamenti proattivi utili a migliorare la sicurezza nel proprio luogo di lavoro. Le segnalazioni di sicurezza sono aumentate in modo significativo in tutti gli stabilimenti dove è stato fatto l’intervento, registrando andamenti differenti nel tempo.

Il disegno valutativo ha inoltre consentito un’importante raccolta di dati che ha permesso al gruppo di ricerca di pubblicare il lavoro su riviste internazionali come ad esempio Safety Science, Journal of Workplace Learning e International Journal of Environmental Research and Public Health.