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Senato Accademico. Design Factory, convenzione con la CMCC e linee guida Visiting

L'Università di Bologna è la prima università in Italia ad aderire alla rete internazionale delle Design Factory. Parere favorevole del Senato Accademico anche alla convenzione tra Alma Mater e Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e alle linee guida per la gestione di docenti, studiosi e ricercatori provenienti dall’estero

L'Alma Mater è la prima università in Italia ad aderire alla rete internazionale delle Design Factory

Inaugurati gli spazi AlmaLabor, l'Ateneo mette in campo nuovi progetti di Open Innovation per tutta la comunità Unibo, con l'obiettivo di attivare sempre più collaborazioni tra imprese e scienza, avviare iniziative imprenditoriali e generare impatto sulla società.


Il Senato Accademico dell'Alma Mater, oggi, ha dato parere favorevole alla proposta di adesione dell'Ateneo alla rete internazionale delle Design factory DFGN (Design Factory Global Network), un network di più di 20 hub nel mondo, il cui modello, nato ad AAlto University (Helsinki), prevede la disponibilità di un ambiente in costante evoluzione dedicato all’apprendimento, l’educazione, la ricerca sull’innovazione centrata sull’open innovation, animato da iniziative promosse da docenti ricercatori e studenti.

Un'azione che appare, quindi, strategica dal momento che l'Ateneo, nel suo piano strategico 2019-2021 ha, tra gli obiettivi, quello di migliorare il trasferimento di tecnologie e conoscenze a favore del tessuto economico locale, nazionale e internazionale attraverso progetti di imprenditorialità, oltre a voler promuovere la qualità e l'innovazione dell'offerta formativa.

In questo contesto sono stati recentemente inaugurati gli spazi AlmaLabor che oggi diventano un nuovo punto di riferimento per la strategia di Ateneo a supporto dell’imprenditorialità. Si tratta di 800 metri quadrati a disposizione di studenti, docenti, ricercatori e aziende che potranno utilizzare come luoghi di makerspace e coworking e per le iniziative di Open innovation.

A tal fine, in Senato oggi è stata anche approvata la proposta di costituzione di un Comitato di indirizzo che valuti la fattibilità e proponga progetti di open innovation per la rete Design Factory – Centro per l’Open Innovation dell’Università di Bologna.

 

Alma Mater e CMCC insieme per la ricerca sul clima

Presentata la proposta di convenzione esecutiva con la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), per nuove collaborazioni nelle aree disciplinari di interesse comune e lo sviluppo del gruppo di ricerca congiunto e interdisciplinare sulla dinamica del clima, dell’atmosfera e dell’oceano.

Oggi, il Senato Accademico dell’Alma Mater, ha dato parere favorevole a una nuova convenzione tra Università di Bologna e CMCC - Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici con l’obiettivo di consolidare e allargare la collaborazione ad altri gruppi di ricerca dell'Ateneo, coinvolgendo ulteriori strutture, sempre nell’ottica dello sviluppo di un gruppo congiunto ed interdisciplinare che operi sui temi della dinamica del clima.

Già nel 2017 il CMCC ha infatti sottoscritto con Università di Bologna, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), un Protocollo di Intesa per lo sviluppo dello studio della Fisica nei Campus dell’Alma Mater e, in attuazione del protocollo, una convenzione per promuovere la ricerca, la didattica e la divulgazione scientifica nel campo della Fisica, condividendo risultati scientifici e conoscenze, nonché spazi e attrezzature.

La nuova convenzione, della durata di 6 anni, indica come sede privilegiata di riferimento per le attività scientifiche congiunte il nuovo Centro interdipartimentale sul cambiamento climatico, mentre per quanto riguarda le attività, si intende sviluppare progetti di ricerca congiunti, anche in ambito internazionale partecipando a bandi competitivi; dare vita a partnership congiunte con aziende; svolgere attività di ricerca industriale e la creazione di laboratori congiunti di ricerca (joint laboratory); creare joint laboratory su tematiche di ricerca strategiche; attivare corsi di dottorato in convenzione e finanziare borse su progetti d’interesse comune e molte altre attività da portare avanti insieme, con l'intento di stimolare la crescita sostenibile, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo di politiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici fondate su conoscenze scientifiche.

 

Gestione di docenti, studiosi e ricercatori provenienti dall’estero

Il Senato Accademico ha dato parere favorevole alla realizzazione di Linee guida Visiting, e cioè un documento unico per tutte le strutture dell'Università di Bologna contenente indicazioni utili agli studiosi ed esperti, provenienti dall'estero, che ottengono un incarico presso l'Alma Mater.

Le esigenze di internazionalizzazione dell'Ateneo richiedono, infatti, di attrarre dall’estero figure di docenti, studiosi e ricercatori che possano portare il loro contributo in tutti gli ambiti istituzionali dell’università(didattica, ricerca e terza missione).

Per questo motivo si è ritenuto utile fornire un riferimento operativo alle Strutture di Ateneo attraverso la condivisione di un vocabolario comune e l’organizzazione e la razionalizzazione dei processi gestionali: le linee guida Visiting, presentate in Senato, hanno l’obiettivo di fornire indicazioni sulle tipologie di figure e relative modalità di reclutamento, sull’inquadramento contrattuale, sulla definizione del compenso e, più in generale, sugli adempimenti e sulle procedure da seguire.