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105 pezzi raccontano la storia della scienza a Bologna della prima età moderna

Icone di Scienza, Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna, il titolo della mostra che verrà inaugurata con un evento in diretta streaming e che sarà aperta al pubblico, al Museo di Palazzo Poggi, dal 25 luglio al 30 settembre

Organizzata dal Sistema Museale di Ateneo (SMA), dalla Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB) e dal Dipartimento di Filosofia e Comunicazione (FILCOM), la mostra Icone di Scienza, Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna sarà inaugurata con un evento in diretta streaming, nella pagina Facebook del Sistema Museale di Ateneo, venerdì 24 luglio alle 17.

Interverranno il Rettore Francesco Ubertini, il prof. Roberto Balzani, Presidente Sistema Museale di Ateneo, il prof. Francesco Bianchini, delegato per la Terza Missione Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, il Vicario Mirko Degli Esposti, Presidente Biblioteca Universitaria di Bologna, il prof. Marco Beretta del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione e Curatore e coordinatore scientifico della mostra, Elena Canadelli, Ricercatrice Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell'Antichità, Università degli Studi di Padova, la prof.ssa Lucia Corrain, coordinatrice Scientifica Museo di Palazzo Poggi e il dott. Giacomo Nerozzi, Responsabile Gestionale Biblioteca Universitaria di Bologna.

L'obiettivo della mostra Icone di scienza è quello di ripercorrere la storia della scienza, a Bologna, nella prima età moderna attraverso le autobiografie e i ritratti dei suoi principali protagonisti. La scelta di tale angolazione storica è in primo luogo giustificata dalla presenza presso l’Università di Bologna di un’eccezionale collezione di quadri, recentemente catalogata da Giulia Gandolfi, che da un lato testimonia un legame caratterizzante con l’Istituto delle scienze e dall’altro rivela una notevole galleria di medici e scienziati. A questa preziosa documentazione iconografica si affiancano altri documenti non meno importanti, costituiti da medaglie, sculture, monumenti lapidei, epigrafi, libri, album, manoscritti e lettere, che ci mostrano come i naturalisti bolognesi, dal Rinascimento alla fine del Settecento, avessero elaborato sofisticate tecniche di autorappresentazione alle quali attribuivano grandissima importanza per migliorare o affermare l’eminenza della propria reputazione. Il filo rosso che accompagna i 105 pezzi esposti in mostra illustra le modalità attraverso le quali i protagonisti di questa storia vollero apparire ai propri contemporanei ed essere ricordati dai posteri.

L’occasione offerta dall’indagine storica del fenomeno dell’autorappresentazione dello scienziato ha ispirato l’idea di ripensare in modo meno transitorio la collocazione attuale dei ritratti esposti presso il Museo di Palazzo Poggi, il Rettorato e la Biblioteca Universitaria. Grazie alla fattiva collaborazione degli enti coinvolti, la mostra interviene sul percorso espositivo esistente proponendo un ordine da cui potranno riemergere i lineamenti delle vite di uomini, donne e istituzioni che hanno animato le feconde stagioni della storia della scienza bolognese.

La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, con visita guidata su prenotazione.
Info e prenotazioni sul sito del Sistema Museale di Ateneo.

Icone di scienza. Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna, catalogo della mostra a cura di Marco Beretta, Bologna, Bononia University Press, 2020.

Icone di Scienza. Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna

dal 25 Luglio al 30 Settembre 2020

Museo di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33 - Bologna)

Una mostra che ripercorre la storia della scienza a Bologna nella prima età moderna attraverso le autobiografie e i ritratti dei suoi principali protagonisti. Quadri, sculture, epigrafi, libri, manoscritti, lettere, ci mostrano come i naturalisti bolognesi, dal Rinascimento a fine Settecento, avessero elaborato sofisticate tecniche di autorappresentazione alle quali attribuivano grande importanza per migliorare o affermare l’eminenza della propria reputazione, tra i contemporanei e per i posteri.