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Due mesi in tour con i ricercatori: visite guidate e trekking sulle tracce della ricerca e della storia

Aspettando la Notte Europea dei Ricercatori, partono una serie di eventi per scoprire luoghi poco noti della città di Bologna (dal rifugio antiaereo di Villa Revedin alla centrale idroelettrica del Cavaticcio) e per camminare “sui sentieri della sostenibilità” tra gli appennini e le coste emiliano-romagnole


La Notte Europea dei Ricercatori tornerà a Bologna e nelle città della Romagna il prossimo 27 novembre, e come di consueto sarà anticipata da moltissimi eventi alla scoperta della scienza fuori dalle aule e dai laboratori delle università e degli enti di ricerca.

Promosso da Consorzio Interuniversitario CINECA, Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Astrofisica e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il progetto è stato finanziato per il quinto anno consecutivo dalla Commissione Europea. Non si chiamerà però come di consueto SOCIETY, ma SOCIETYnext: l’obiettivo è infatti offrire uno sguardo che va oltre l’orizzonte, oltre le difficoltà del periodo che stiamo attraversando.

Si comincia allora uscendo di casa e camminando, con il programma di visite guidate “A passeggio con i ricercatori alla scoperta di Bologna” e con una serie di trekking fra gli Appennini e le coste emiliano-romagnole (“Con i ricercatori sui sentieri della sostenibilità”), seguendo le tracce della scienza, dell’arte e della storia.

Tutti gli appuntamenti della rassegna – inserita nel cartellone di Bologna Estate – sono gratuiti fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti prestabilito: la prenotazione online è obbligatoria.

A PASSEGGIO CON I RICERCATORI ALLA SCOPERTA DI BOLOGNA
Dopo l’appuntamento inaugurale che si è tenuto lo scorso 1 settembre, le passeggiate alla scoperta di Bologna continuano martedì 8 con “Bologna città d’argento: i nostri materiali da costruzione nel corso dei secoli” (ore 18 e ore 20, massimo 30 persone a turno). Un percorso insieme alla guida turistica Anna Brini e a Paola De Nuntiis (CNR- Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) alla ricerca dei segni del tempo, con un focus sulla vulnerabilità del patrimonio culturale di Bologna.

Martedì 15 settembre, invece, Luca Ciancabilla (Università di Bologna) insieme a Massimo Brunelli e Lilia Collina (Associazione Amici delle vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna), guideranno la visita “Il rifugio antiaereo di Villa Revedin: la ricerca ingegneristica per la sicurezza della popolazione” (ore 18 e ore 20, massimo 15 persone a turno).

Sarà una visita speciale, realizzata grazia alla disponibilità del Seminario Arcivescovile, per scoprire un luogo importante della città di Bologna non solo dal punto di vista storico ma anche in senso ingegneristico, perché risultato di studi volti a proteggere la cittadinanza da nuove e temibili armi, quelle lanciate dagli aerei. La visita sarà l’occasione per apprezzare l’area nella sua veste recentemente ristrutturata. All’interno si custodiscono anche una cava di arenaria settecentesca ed una grotta votiva dell’Ottocento; e non mancherà la circumnavigazione di Villa Revedin e del Seminario Arcivescovile.

Martedì 22 settembre toccherà invece a “La centrale idroelettrica del Cavaticcio, unico impianto europeo posizionato in un centro storico” (ore 18, massimo 15 persone).

Daniele Pascale (Università di Bologna) e Fabio Marchi (Consorzi dei Canali di Reno e di Savena) guideranno la visita alla scoperta della centrale idroelettrica costruita nel cuore di Bologna nel 1994 sfruttando il salto naturale di circa 15 metri che il canale di Reno compie in prossimità dell’incrocio tra via Marconi e via Riva di Reno, trasformandosi nel canale Cavaticcio. L’opera è stata realizzata dal Comune di Bologna ed è attualmente di proprietà e gestita dal Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno.

Infine, martedì 29 settembre, Daniele Pascale (Università di Bologna) e Elena Selmo (responsabile guide Associazione Succede solo a Bologna) saranno i protagonisti della visita “I Bagni di Mario: prodigio di ingegneria idraulica” (turni ore 18 e ore 19,30, massimo 15 persone a turno).

Sarà una visita alla scoperta dei prodigi ingegneristici della Conserva di Valverde, un sistema di captazione delle acque di epoca rinascimentale (1564) eseguito da Tommaso Laureti, che ha consentito di raccogliere, convogliare e trasportare le acque fino al cuore della città di Bologna. La costruzione, realizzata per alimentare la Fontana del Nettuno, è formata da una vasca principale di forma ottagonale, da quattro condotti ciechi che si inoltrano nella collina e da tre conserve di raccolta collegate fra di loro.

CON I RICERCATORI SUI SENTIERI DELLA SOSTENIBILITÀ
Dopo il primo appuntamento che si è svolto lo scorso 2 settembre, i trekking fra gli Appennini e le coste emiliano-romagnole in compagnia dei ricercatori proseguono mercoledì 23 settembre con “Abbazie e antichi borghi” (massimo 20 partecipanti). Attraverso borghi storici ben conservati, tutta la magia e il fascino dei secoli passati e un’occasione per parlare della storia geologica del nostro Appennino: conducono Francesca Alvisi (CNR- Istituto di Scienze Marine) e Simona Ventura (Agrisophia Natural Garden Design).

Sabato 3 ottobre ci si sposta invece sulla costa per “Sale, fenicotteri e piadina romagnola” (massimo 20 partecipanti). Insieme a Francesca Alvisi (CNR- Istituto di Scienze Marine) e in collaborazione con Atlantide Soc. Coop. Sociale, sarà una visita a Cervia e alle sue famose saline per parlare di paesaggio naturale e culturale e di mestieri blu nel contesto di uno sviluppo delle aree costiere sempre più sostenibile.

Mercoledì 21 ottobre tocca infine a “Con calma… sul gesso!” (massimo 20 partecipanti): un viaggio in compagnia di Francesca Alvisi (CNR- Istituto di Scienze Marine) alla scoperta della selenite dai bei riflessi lunari, della sua origine marina e delle sue caratteristiche forme che contraddistinguono il paesaggio dei colli bolognesi.