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Emilia-Romagna Data Valley: via alla fase 2 del Tecnopolo di Bologna

Dopo i lavori per il Centro meteo europeo, parte il cantiere per la sede di centri di ricerca e start-up: 25mila metri quadrati che una volta ristrutturati saranno la casa di Enea, Istituto Ortopedico Rizzoli, Art-Er, Competence Center Bi-Rex e l’incubatore sulle nuove imprese del Comune di Bologna


Via alla fase 2 del Tecnopolo di Bologna, cuore dell’Emilia-Romagna Data Valley europea. Dopo i lavori per i locali destinati al Data center del Centro meteo europeo, in via di ultimazione, partono quelli nei 25mila metri quadri del lotto 1 che una volta ultimato ospiterà le sedi di Enea, Ior, Art-Er, il Competence Center Bi-Rex e spazi per nuove start-up. La Regione ha approvato a luglio il progetto esecutivo dell’opera e ha consegnato il cantiere per l’avvio dei lavori all'impresa esecutrice lo scorso 8 settembre.

Via ufficiale all'intervento che ha visto presenti negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il ministro per l’Università e la Ricerca, Gaetano Manfredi. Alla presentazione del nuovo progetto hanno partecipato poi il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all'Università e Ricerca, Paola Salomoni, l’assessore alle Attività produttive del Comune di Bologna Marco Lombardo oltre ai rappresentanti degli enti che si insedieranno nel Tecnopolo, della ditta esecutrice dei lavori e dello studio di progettazione.

Il ministro, prima di incontrare la stampa, insieme al presidente Bonaccini ha visitato anche il cantiere attiguo, dove si sta ultimando la nuova sede del Data centre del Centro Meteo europeo. Struttura che si estende in un’area di 17.500 metri quadri, per un investimento complessivo di 62 milioni di euro (di cui 43,5 a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca e 18,5 della Regione Emilia-Romagna). I lavori sono in corso di ultimazione e la consegna degli spazi al Centro Meteo di Reading è già stata avviata lo scorso agosto, nel rispetto dei tempi concordati con i vertici del Centro stesso, attualmente a Reading, in Inghilterra.

Inoltre, al Tecnopolo verranno sistemati anche altri due Data centre di scala internazionale, del Cineca e dell’INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare), oltre al supercomputer Leonardo, dedicato al calcolo scientifico ad alta prestazione, di proprietà della Commissione europea. Così come si sposterà l’Agenzia nazionale Italia Meteo. La Regione è poi impegnata con il Governo a presentare la candidatura del Tecnopolo per il Progetto europeo Copernicus, con la possibilità di avere in Emilia-Romagna anche queste attività di ricerca.

I lavori del cantiere inaugurato oggi nel lotto 1 hanno un costo complessivo di 60 milioni di euro, a totale carico della Regione. Una volta ristrutturati, i 25mila metri quadri ospiteranno la sede di importanti centri di ricerca applicata nel campo dell’ambiente, dell’energia, della salute e sanità, dell’industria 4.0 e dei Big data, istituti chiamati a estrarre valore dall'analisi dei dati nei vari ambiti, nell'interesse dei cittadini, dell’economia regionale e della pubblica amministrazione, con ricadute pratiche in ogni ambito della vita quotidiana.

Qui, nella parte degli edifici a fronte tangenziale, avranno sede Art-Er, la società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione che associa tutte le università e i centri di ricerca nazionali presenti sul territorio regionale; Bi-Rex – Competence Center dell’Emilia-Romagna; l’Istituto Ortopedico Rizzoli; l'incubatore del Comune di Bologna per le start-up; mentre nell'edificio retrostante troverà collocazione la nuova sede di Enea.