Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Giornata internazionale della Biodiversità: come celebrarla nonostante la...

Giornata internazionale della Biodiversità: come celebrarla nonostante la pandemia

Si può insegnare, osservare e studiare la biodiversità anche chiusi in casa? Sì, si può. Lo dimostrano gli studenti del corso di Biodiversità ed Evoluzione delle Piante dell’Alma Mater che, nonostante la pandemia Covid-19, hanno trasformato la propria casa in un piccolo laboratorio in cui fare campionamenti di biodiversità

Hanno trovato piante appartenenti a 78 diverse famiglie botaniche, per un totale di più di 200 specie, e osservato che l’ambiente maggiormente “biodiverso” è il bagno: sono alcuni dei risultati ottenuti dagli studenti del corso di Biodiversità ed Evoluzione delle Piante dell’Alma Mater che nonostante la pandemia hanno continuato a insegnare, osservare e studiare la biodiversità da casa.

Il 22 maggio è la giornata internazionale della Biodiversità biologica, e nonostante la pandemia che ha stravolto comportamenti e abitudini, c’è chi ha continuato a insegnare, osservare e studiare la biodiversità anche da casa. Gli studenti del corso di Biodiversità ed Evoluzione delle Piante dell’Alma Mater, coordinati dalla prof.ssa Marta Galloni, docente di Botanica, e dalla dott.ssa Elena Secomandi, tutor di laboratorio del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Unibo, hanno trasformato la propria casa in un piccolo laboratorio in cui fare campionamenti di biodiversità, identificando e misurando così le specie presenti in diversi “habitat” casalinghi ( la cucina, il bagno e il terrazzo o giardino, a seconda ovviamente del tipo di abitazione).

I dati raccolti sono stati analizzati per calcolare la ricchezza specifica, indici di α e β diversità, ovvero per quantificare la diversità vegetale esclusiva e condivisa nei quattro ambienti. Per raccogliere e analizzare i dati gli studenti sono stati suddivisi in gruppi e hanno potuto lavorare insieme virtualmente scambiando esperienze e condividendo dati grazie ai “Team” di lavoro che la piattaforma Microsoft Teams fornisce, permettendo così a ciascuno di partecipare direttamente in una modalità più informale e coinvolgente e abbattendo un po’ della distanza che invece spesso si crea durante le lezioni online.


I risultati emersi sono stati sorprendenti: sono state trovate piante appartenenti a 78 diverse famiglie botaniche, per un totale di più di 200 specie; è stato osservato che l’ambiente maggiormente “biodiverso” è il bagno e che, con le piante trovate nei prodotti cosmetici e nei farmaci, raggiunge una diversità davvero inaspettata.

Alcune famiglie sono risultate essere “esclusive” di un ambiente come le esotiche Simmondsiaceae (jojoba) e Sapotaceae (karitè), mentre altre comuni a due o più. Fra le famiglie presenti in tutti i diversi habitat casalinghi ci sono le Rosaceae (la famiglia della rosa, ma anche di frutta come ciliegie, pesche e mele), le Lamiaceae (che include molte piante aromatiche fra cui basilico, lavanda, menta), le Fabaceae (ovvero la famiglia dei legumi, ma anche di piante spontanee come il trifoglio e ornamentali come il glicine), le Brassicaceae (a cui appartengono i cavoli o la colza), e le Apiaceae (famiglia di carota, prezzemolo e finocchio).


Nonostante le attività di laboratorio in campo rimangano insostituibili per far conoscere agli studenti la diversità degli ecosistemi naturali, l’aver trovato una soluzione casalinga ha permesso di riconoscere e prendere maggiore coscienza del grande benessere che offre la biodiversità che circonda l’umanità.