I progetti Erasmus+ selezionati per il bando 2020

L’Area Relazioni Internazionali, attraverso l’Unità Professionale Progetti Europei, il Settore Area Geografica Vicinato Est, Russia, Asia, Oceania e Nord America e il Settore Area Geografica America Latina, Africa, Medio Oriente e Balcani Occidentali, promuove il Programma Erasmus+ e fornisce supporto operativo nella fase di presentazione dei progetti.

Nel bando annuale 2020, sono stati presentati numerosi progetti che prevedono la partecipazione dell’Università di Bologna in qualità di coordinatore o di partner.

Tra i progetti presentati e approvati vi sono sia progetti che mirano ad innovare i percorsi didattici offerti dall’Ateneo, attraverso la collaborazione con università di tutta Europa, sia progetti che prevedono una collaborazione con imprese per rafforzare sia specifici settori produttivi che per integrare l’expertise delle imprese all’interno della formazione offerta da UNIBO. I progetti si focalizzano su tematiche di forte attualità quali l’analisi dei mezzi di informazione per il riconoscimento di fake news, i cambiamenti climatici, le migrazioni, la bioeconomia e l’imprenditorialità ma toccano anche discipline più tradizionali come la chimica e la storia antica. Infine, alcuni dei progetti finanziati riguardano la Terza Missione e la cooperazione internazionale prevedendo collaborazioni con le scuole del territorio o realtà universitarie in Asia, America Latina e Nord Africa. In questo ultimo caso le iniziative mirano a favorire modelli di rafforzamento istituzionale da parte delle università partner, sia in ambito organizzativo che didattico e di coinvolgimento degli studenti.

Il Programma Erasmus+ è fatto di progetti che non riguardano esclusivamente la formazione terziaria, ma anche la formazione professionale (VET), l’istruzione scolastica e la formazione degli adulti, il settore Gioventù, il settore SPORT, nonché progetti intersettoriali che abbraccino due o più settori. Sono state inoltre coinvolte diverse organizzazioni non universitarie che hanno proposto iniziative per coinvolgere istituti universitari, scuole, centri di formazione professionale, imprese pubbliche e private e altri tipi di organizzazioni non universitarie.