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Il progetto di valorizzazione e riallestimento della Quadreria dell’Alma Mater

Sono circa 700 i ritratti di uomini illustri dal Medioevo ai primi anni del Novecento esposti presso le sale del Rettorato, del Museo di Palazzo Poggi, della Biblioteca Universitaria e del Museo Europeo degli Studenti. Sono stati organizzati percorsi espositivi aperti al pubblico e di alcuni di essi sono state realizzate copie fedelissime

I ritratti di Ovidio Montalbani, Francesco Maria Zanotti  e Luigi Ferdinando Marsili, conservati per lungo tempo presso la Sala dell’VIII Centenario in Rettorato e presso la Biblioteca Universitaria – BUB, in ambienti non accessibili al pubblico, sono oggi esposti in modo permanente presso il Museo di Palazzo Poggi, all’interno di un percorso espositivo rinnovato dal quale emergono nuove chiavi di lettura delle vite di uomini, donne e istituzioni che hanno animato le feconde stagioni della scienza bolognese.

Si tratta di un progetto nato per la valorizzazione della Quadreria Universitaria e per il quale è stata organizzata la mostra “Icone di Scienza. Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna”, conclusasi lo scorso 30 settembre, portando poi a proseguire il progetto di riallestimento permanente presso il Rettorato, il Museo di Palazzo Poggi e la Biblioteca Universitaria.

Poiché gli originali dei ritratti di Ovidio Montalbani, Francesco Maria Zanotti e Luigi Ferdinando Marsili si trovano, oggi, al Museo di Palazzo Poggi, si è deciso di affidare ad Haltadefinizione, tech company di Franco Cosimo Panini Editore, la digitalizzazione delle opere da destinare in fedelissime copie in scala 1:1, alle sale del Rettorato.


Haltadefinizione si inserisce in questo progetto in quanto, collaborando con le più importanti istituzioni culturali italiane e straniere, dispone di software e tecnologie all’avanguardia per l’acquisizione di immagini Gigapixel, una avanzata tecnica fotografica che consente di ottenere immagini dotate di definizione, qualità e dettaglio non raggiungibili altrimenti. La collaborazione tra arte e tecnologia giova alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni artistici e archivistici e, come in questo caso, offre l'opportunità unica di mantenere gli originali al Museo e allo stesso tempo metterli a disposizione della comunità in altri luoghi. Le tecnologie di riproduzione consentono infatti di realizzare repliche molto vicine agli originali in quanto a cromia, dettaglio e finitura. Questo apre a nuovi e stimolanti utilizzi legati alla valorizzazione, allo studio e alla didattica, senza rischi per gli originali.

Per maggiori informazioni sulla Quadreria dell’Alma Mater è possibile consultare la pagina dell’Archivio storico Unibo, mentre sul sito del Sistema Museale di Ateneo è possibile trovare tutte le informazioni sulle collezioni e i percorsi espositivi del Museo di Palazzo Poggi.