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Knowledge Transfer Office: le attività e i progetti del 2019

E' stato presentato al Consiglio di Amministrazione dell'Alma Mater il report 2019 sui risultati delle attività svolte dall'ufficio preposto alla Tutela e Valorizzazione della proprietà intellettuale e alle nuove imprese spin-off e start-up. Presentata anche la proposta di modifica al regolamento in materia di proprietà industriale e intellettuale

L’Ufficio Knowledge Transfer Office - KTO, nelle sue tre Unità di Processo “Tutela della proprietà intellettuale”, “Valorizzazione della proprietà intellettuale” e “Nuove imprese spin-off, start up e Almalabor” ha presentato i risultati delle sue attività al CDA, evidenziando un trend in continua crescita e coerente con i risultati e le potenzialità di ricerca dell’Ateneo, nonché con la crescente sensibilità verso la tutela della proprietà intellettuale e, più in generale, verso il trasferimento tecnologico e la terza missione.

Nel 2019 sono state depositate 175 nuove domande di brevetto a titolarità/contitolarità dell'Ateneo (nel 2018 erano 123), 22 varietà vegetali e 8 marchi a titolarità Unibo: 29 di queste domande sono relative a nuove invenzioni, che portano quindi ad una conferma del trend di crescita nei prossimi anni.

Anche le attività di valorizzazione dei titoli di proprietà intellettuale dell’Ateneo si mantengono su buoni livelli (20 nuovi contratti per sfruttamento titoli di proprietà intellettuale sottoscritti nel 2019), come anche l’accreditamento di società spin off (33 dal 2012 ad oggi) e le consulenze a supporto della gestione della proprietà intellettuale nell’ambito di progetti e collaborazioni di ricerca (oltre 230 nel 2019).

Per quanto riguarda la gestione della proprietà intellettuale nell’ambito dei contratti di ricerca commissionata, si è conclusa la sperimentazione per introdurre meccanismi di semplificazione della policy d’Ateneo e modelli più flessibili che permetteranno maggiore efficienza e tempi di sottoscrizione più rapidi. E' stato avviato inoltre un tavolo di lavoro relativo alla “gestione delle conoscenze e della proprietà intellettuale nei progetti di ricerca collaborativa scienza-industria finanziati a livello regionale”, che vede coinvolti i referenti degli uffici di trasferimento tecnologico delle Università e degli Enti di ricerca soci di ART-ER, finalizzato ad avviare un confronto e uno scambio di best practice nonché a rafforzare le sinergie a livello regionale.


Per quanto riguarda il Regolamento in materia di proprietà industriale e intellettuale (di cui l'Ateneo si è dotato dal 2014), è stata inoltre presentata al CDA la richiesta di modifica in relazione ai casi in cui gli studenti, che rientrano nella definizione di Ricercatori, svolgano attività di ricerca presso il MakerSpace dell’Università, AlmaLabor, o siano coinvolti in particolari casi di esperienze e collaborazioni con imprese.

E’ emersa, in particolare, la necessità di distinguere meglio l’attribuzione della titolarità dei diritti di proprietà intellettuale relativamente a Beni Immateriali conseguiti dagli studenti nell’ambito di tirocini, tesi di laurea e attività formative rientranti in iniziative finalizzate alla promozione dell’imprenditorialità e all’Open Innovation, rispetto a tirocini, testi di laurea e attività formative che siano parte del normale percorso di studi nonché rispetto ad attività condotte autonomamente dagli studenti ma attingendo a risorse strumentali dell’Ateneo (come il MakerSpace).