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Unibo for Refugees. Dal Gambia all'Unibo: la storia di Sulayman Bah

Si è laureato qualche giorno fa in Scienze politiche e Relazioni internazionali e continuerà a studiare all'Alma Mater per la Magistrale in Giurisprudenza, grazie al progetto promosso dall’Università e dal Comune di Bologna per l’integrazione degli studenti rifugiati nel mondo universitario

Sulayman Bah, studente iscritto all'Università di Bologna grazie al progetto Unibo for Refugees, si è laureato in Scienze politiche e Relazioni internazionali e continuerà il suo percorso in Unibo con il corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Il suo sogno è quello di tornare in Gambia, il suo paese di origine, lavorare come esperto legale con le organizzazioni internazionali e insegnare.

Avviato in via sperimentale nel corso dell’anno accademico 2015/2016, il programma Unibo for Refugees è stato confermato negli anni accademici successivi con borse di studio per gli studenti iscritti e attività di orientamento e di supporto. Gli studenti rifugiati e richiedenti asilo possono iscriversi gratuitamente ai corsi di italiano del Centro Linguistico di Ateneo e, grazie ad un protocollo d’intesa siglato da Università di Bologna, ACLI e ASP Città di Bologna, possono partecipare a tirocini extracurricolari realizzati nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”.

Sulayman Bah, dopo aver conseguito il diploma presso il Gambia College in lingue e scienze naturali (Higher Teacher's Certificate), ha lavorato come insegnante di lingua inglese con il Ministero dell'Istruzione gambiano, presso la scuola media e superiore di Nioro Jataba. Ha coordinato un progetto di cooperazione internazionale "Voice of the young" del CPA (Child Protection Alliance), in collaborazione con Save the Children, l'UNICEF e, giunto in Italia, ha conseguito un diploma di terza media presso il Centro per l'istruzione degli Adulti (CPIA). Grazie alla sua conoscenza di diverse lingue e dialetti dell'Africa Occidentale, ha lavorato come mediatore culturale e interprete con varie cooperative a Bologna e, nel 2015, ha avuto la possibilità di frequentare corsi singoli presso l'Università di Bologna.


Nel 2016, ha partecipato al bando "Unibo for Refugees", destinato a chi è richiedente o titolare di protezione internazionale residente in Emilia-Romagna per continuare gli studi. Oggi Sulayman è un laureato dell'Alma Mater con una tesi sulle conseguenze dell'abolizione della protezione umanitaria dal decreto-legge del 4 ottobre, 2018.


"Ringrazio l'Università di Bologna per avermi offerto quest'opportunità e per aver creduto e investito risorse per me e gli altri studenti partecipanti al progetto Unibo for Refugees. - afferma Sulayman - Un grazie immenso va alla prorettrice alle Relazioni internazionali Alessandra Scagliarini e all'International Desk Unibo che investono tempo ed energia per farci arrivare al traguardo desiderato. Sono riuscito a costruire un percorso stabile e produttivo a Bologna con l'aiuto di cooperative, associazioni e amici. Mi hanno accolto e supportato in tutto il percorso e oggi vorrei ringraziare tutti, davvero".


Il percorso di Sulayman però non finisce qui. Già iscritto alla Laurea Magistrale in Giurisprudenza Unibo, per il futuro sogna di lavorare come esperto legale con le organizzazioni internazionali, fare un dottorato per diventare professore nel suo paese di origine.