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Università di Bologna e Legacoop Bologna ancora insieme con un nuovo accordo

Ampliare la collaborazione già attiva da tempo e sviluppare nuove iniziative formative, di orientamento al lavoro e imprenditorialità: sono solo alcuni degli obiettivi dell’intesa firmata, stamattina, dal Rettore e dalla presidente Rita Ghedini

Già nel giugno 2016, l’Università di Bologna e Legacoop Bologna hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per esplorare insieme opportunità di collaborazione, attivare progetti e attività multidisciplinari nei settori di reciproco interesse.

Con la firma del nuovo accordo quadro di collaborazione, da parte del Rettore Francesco Ubertini e della presidente Rita Ghedini, l’Alma Mater e Legacoop Bologna si impegnano a sviluppare nuovi progetti di collaborazione, ampliando ambiti e attività di interesse.

Grazie al protocollo del 2016, Legacoop ha rafforzato la collaborazione con il mondo della ricerca e dell’innovazione e aumentato la partecipazione di studenti e ricercatori nei programmi di promozione cooperativa.

Nello scorso mandato sono stati coinvolti oltre 5.000 giovani grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna e il suo incubatore, Alma Cube srl, per lo Start Up Day dove il modello di impresa cooperativa è stato presentato attraverso la piattaforma Millennials.Coop. Ottimi risultati hanno dato anche i programmi di Open Innovation dell’Università di Bologna insieme a Ideasquare del Cern di Ginevra, i percorsi di formazione per manager cooperativi realizzati insieme a Bologna Business School, la fruttuosa collaborazione con AlmaVicoo per percorsi di ricerca e attività di formazione all’imprenditorialità dei giovani.

L’edizione Think4food 2019 ha visto premiati 2 progetti di impresa nati dalle esperienze di studenti e dalla ricerca nell’università: Squiseat e LacToLab.

Il nuovo accordo, della durata di cinque anni, prevede collaborazioni in ambito di ricerca per lo sviluppo di progetti, bandi e programmi, assegni e borse di studio per lo svolgimento di attività di ricerca, borse di Dottorato, creazione e accesso condiviso a infrastrutture di ricerca e laboratori comuni, promozione di iniziative di divulgazione dei risultati della ricerca.

Per quanto riguarda la didattica, l’accordo prevede l’organizzazione congiunta di attività formative, come corsi di formazione post lauream, summer e winter school, corsi di alta formazione e formazione permanente, scuole di specializzazione, corsi di aggiornamento e riqualificazione, corsi integrativi per neolaureati e dottorati di ricerca.

Non mancherà l’organizzazione di iniziative di orientamento rivolte agli studenti delle scuole superiori, per favorire una migliore conoscenza del funzionamento del mercato del lavoro e scelte professionali più consapevoli, come anche di eventi di orientamento, tirocini e stage rivolti agli studenti universitari per un primo contatto con il mondo del lavoro.

Saranno promossi, inoltre, progetti e iniziative di sensibilizzazione all’imprenditorialità e autoimprenditorialità, eventi per diffondere la cultura imprenditoriale cooperativa e per supportare la nascita e crescita di imprese cooperative.

“Rinnoviamo per altri cinque anni una collaborazione che già nei primi tre è stata molto fruttuosa, abbracciando progetti e attività ad ampio spettro. – afferma il Rettore Francesco Ubertini. – Formazione, lavoro, imprenditorialità e autoimprenditorialità in forme cooperative, ricerca: si lavorerà ancora insieme su questi temi, convinto della grande capacità di Bologna di attrarre e sviluppare giovani talenti, terreno fertile per le iniziative in programma da Alma Mater e Lagacoop”.

“La collaborazione con l’Università di Bologna è di importanza strategica per la competitività delle cooperative e dell’intero territorio - commenta Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna - Sono tre i grandi ambiti di interesse delle cooperative bolognesi per il futuro, sui quali intendiamo finalizzare la collaborazione con l’Ateneo: lavoro qualificato e coinvolgimento dei giovani, innovazione nelle imprese e sviluppo sostenibile. La creazione di un vero e proprio ecosistema dell’innovazione e lo scambio continuo tra luoghi della ricerca e mondo produttivo, sono gli obiettivi di fondo del protocollo, strumenti che mettiamo a disposizione delle imprese cooperative e del territorio”.