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Dante in Ateneo: mostre e visite guidate dedicate al Sommo Poeta

"Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna" e "Il genio nelle ossa. Fabio Frassetto: un antropologo alla ricerca dell'italianità di Dante": i titoli delle mostre inaugurate dalla Biblioteca Universitaria di Bologna e dal Sistema Museale di Ateneo in collaborazione con alcuni Dipartimenti e docenti Unibo


Sono state inaugurate le mostre "Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna" e "Il genio nelle ossa. Fabio Frassetto: un antropologo alla ricerca dell'italianità di Dante", aperte al pubblico fino al 17 dicembre presso la Biblioteca Universitaria di Bologna - BUB (Via Zamboni, 35) e il Museo di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33), a Bologna.

Due percorsi espositivi nati in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante per valorizzare anche il contributo dei professori bolognesi allo studio del Sommo Poeta.

"Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna", organizzata da BUBSMA, dal Dipartimento di Architettura, dal Dipartimento di Beni Culturali, dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne e dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà, nasce per esaltare il legame che ha avuto Dante con l’Università di Bologna, un rapporto stretto, profondo e antico, che ha le sue radici nella stessa biografia dantesca e poi nella primissima ricezione delle sue opere.

Forte di un rapporto tanto importante e antico con Dante, l’Università di Bologna ha costruito, negli ultimi centocinquant’anni, un’altissima tradizione di studi danteschi che ha offerto un contributo molteplice e decisivo allo sviluppo della moderna filologia e critica dantesca ma anche alla ricezione artistica, scolastica e popolare di Dante e delle sue opere.

La mostra presso la BUB vuole quindi sottolineare l'apporto conoscitivo portato dai grandi esegeti della poesia dantesca che si sono succeduti sulle cattedre bolognesi, a partire dai primi commentatori medioevali, fino ai maestri del Novecento (come Raimondi, Pasquini, Capitani, Eco, ...), senza tralasciare il ruolo peculiare svolto dalle interpretazioni dantesche di Carducci e di Pascoli, ai quali è dedicata una specifica sezione nell'Anticamera dell'Aula Carducci.

Allo stesso tempo, presso il Museo di Palazzo Poggi, viene ospitata la mostra "Il genio nelle ossa. Fabio Frassetto: un antropologo alla ricerca dell'italianità di Dante", a cura di Roberto Balzani e Maria Giovanna Belcastro, organizzata dalla Collezione di Antropologia - Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali.

Fabio Frassetto (1876-1953), antropologo e professore dell’Alma Mater, per una parte considerevole della sua vita di ricercatore si è dedicato allo studio delle ossa dei grandi italiani e di Dante in particolare. L’Università di Bologna conserva tuttora i suoi materiali di studio e le sue carte che vengono quindi esposti per renderli noti non solo agli addetti ai lavori.

L’approccio di Frassetto, tipico dei primi decenni del Novecento, s’inseriva in una temperie culturale segnata dal nazionalismo e dall’ossessione dell’identità: i popoli che stavano all’origine delle nazioni dovevano essere indagati nelle presunte, insopprimibili specificità biologiche-morali, sulla base delle quali era possibile osservare distinzioni di “razza” o di “stirpe”. Ma Frassetto non era interessato solo al tipo della “razza mediterranea” per così dire standard, ma anche alle eccezioni, cioè a quegli eccelsi culmini creativi che connotavano la “genialità” degli italiani. Di qui il suo spasmodico, vano inseguimento di resti umani molto particolari.

Per ripercorrere questa affascinante storia, i visitatori troveranno in mostra pubblicazioni e quotidiani dell'epoca, documenti di archivio, alcuni dei modelli del cranio di Dante realizzati da Fabio Frassetto e il busto rappresentante il vero volto di Dante ricostruito grazie agli studi svolti dal professore. Saranno inoltre in esposizione copie di busti rappresentanti il Sommo Poeta di epoca precedente, calchi in gesso di altri celebri personaggi e gli strumenti antropometrici e fotografici utilizzati da Frassetto per le sue ricerche.

Per tutta la durata della mostra, sarà possibile partecipare ad attività collaterali, quali visite guidate e laboratori didattici rivolti ad adulti e bambini.