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Aprono gli spazi di Innovazione Urbana Lab

Grazie alla collaborazione tra Fondazione per l’Innovazione Urbana, Comune e Università di Bologna, dal 10 dicembre, tra Palazzo d’Accursio e Salaborsa, apre al pubblico un nuovo spazio progettuale e un percorso installativo multimediale che propone un’analisi e un racconto originale della città e dei suoi cambiamenti

Foto di Margherita Caprilli
Sono stati inaugurati stamattina gli spazi di Innovazione Urbana Lab, tra Palazzo d’Accursio e Salaborsa, nel cuore di Bologna metropolitana, al termine di un processo di ricerca, progettazione e allestimento coordinato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana e reso possibile dalla stretta collaborazione con il Comune e con l’Università di Bologna.

Presenti al taglio del nastro il Rettore Giovanni Molari, la Direttrice Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi, l’Assessore del Comune Raffaele Laudani, la Delegata Erika Capasso, il Direttore della Fondazione Giovanni Ginocchini e la Consigliera del CDA della Fondazione Leda Guidi.

Con l’apertura di Innovazione Urbana Lab del 10 dicembre, la città si dota di un nuovo spazio di attivazione e di comunicazione degli strumenti che la Fondazione per l’Innovazione Urbana ha progressivamente definito e rafforzato nel corso dei suoi primi quasi quattro anni di vita, nella consapevolezza che, per far fronte alle più grandi sfide del nostro tempo, come i cambiamenti climatici, la crisi sanitaria, le disuguaglianze sociali, l’impatto delle nuove tecnologie su imprese e lavoro, servono progettualità complesse, competenze nuove, modelli di co-progettazione, partecipazione e condivisione con i cittadini.

Innovazione Urbana Lab rappresenta infatti, da un lato, uno spazio di progettazione sulle trasformazioni in corso a Bologna e, dall’altro, uno spazio di racconto dei processi e degli esiti di tali trasformazioni. Al centro, i cittadini e le cittadine che, anche grazie alle tecnologie del Lab, diventano protagonisti di una narrazione inedita della città, tra cultura, politica, economia, trasformazioni urbane e transizione ecologica.
Foto di Margherita Caprilli
Contenuti, allestimenti e nuove tecnologie connotano in modo unico e in continua evoluzione i cinque ambienti che compongono il Lab che, per la prima volta, collegano il cosiddetto scalone dei cavalli con la Piazza coperta di Salaborsa, al piano terra di Palazzo d’Accursio: la Galleria esterna, un viaggio nella città dal Novecento ai nostri giorni; il Viale, lungo il Corridoio del Bramante, un’immersione nei suoni e nelle immagini della città contemporanea; la Casa, la dimora di dati e informazioni sulla città; lo Studio, uno spazio di approfondimento tematico in cui ripercorrere la storia di Bologna ed entrare nell’analisi della città che cambia; l’Officina, un’area laboratorio dove immaginare e contribuire alla trasformazione della città.

Ciascun ambiente è il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto, per la curatela scientifica, principalmente l’Università di Bologna (dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, dal Dipartimento di Architettura al Dipartimento di Fisica e Astronomia) e, per la progettazione e lo sviluppo, realtà professionali di rilievo nazionale come TODO, Apparati Effimeri, Accurat, TNTC, RP Studio.

I contenuti del Lab sono inoltre accessibili su BOforAll, la app gratuita e inclusiva dedicata alla scoperta del patrimonio culturale del centro storico di Bologna che dà una particolare attenzione alle persone con disabilità visive, uditive e motorie e che da oggi inaugura questa nuova sezione che verrà progressivamente implementata.