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Coronavirus: didattica a distanza in tutte le sedi dell'Alma Mater

Con il passaggio in zona "arancione scuro" si modifica il protocollo per le attività dell'Alma Mater presso le sedi di Bologna, Imola e Ozzano, e dal 2 marzo anche nei Campus della Romagna

Sulla base delle nuove ordinanze regionali, i comuni compresi nel territorio dell’AUSL di Bologna e i territori dell'AUSL Romagna (con l'eccezione di Forlì) sono passati in zona "arancione scuro". Di conseguenza si modifica l’organizzazione delle attività in presenza presso le sedi di Bologna, Imola e Ozzano dell'Emilia. E dal 2 marzo - sentito anche il sindaco di Forlì - le modifiche saranno applicate anche a tutti i Campus della Romagna.


Nelle sedi di Bologna, Imola e Ozzano, e dal 2 marzo in tutti i Campus della Romagna, in base alla nuova ordinanza regionale, le attività didattiche passeranno quindi in modalità a distanza. I docenti che erogano attività formative nell’area metropolitana potranno scegliere, per fare lezione, se recarsi presso le aule regolarmente previste dall’orario, equipaggiate con le dotazioni tecnologiche, o se farlo da altro spazio. La condizione per scegliere un’alternativa all’aula è il fatto di avere a disposizione una connessione stabile. Gli esami di profitto verranno sempre e comunque garantiti in modalità a distanza, fatta salva la possibilità di svolgerli eventualmente anche in presenza, qualora sia necessario l’utilizzo di strumenti o spazi specifici.

La Conferenza regionale delle Università ha disposto, come già in dicembre, che possano proseguire in presenza le attività di tipo laboratoriale e i tirocini curriculari interni. Continueranno a poter essere svolte in presenza anche attività di preparazione tesi, così come tutte le attività di ricerca di docenti, assegnisti, dottorandi, specializzandi, titolari di borsa il cui prosieguo richieda la presenza fisica nelle nostre strutture. Gli esami di laurea, nonché l’eventuale proclamazione, continueranno invece a svolgersi esclusivamente in modalità a distanza. Le Biblioteche rimarranno aperte previa prenotazione. Le sale studio saranno aperte nel rispetto del Protocollo e con la capienza definita dallo stesso.

Per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo, devono considerarsi indifferibili, oltre alle attività tecnico-amministrative funzionali ad assicurare quanto sopra, le ulteriori attività di tipo tecnico, logistico e amministrativo/gestionale che non possano essere svolte in modalità da remoto. Sulla gestione delle presenze del personale tutto, seguirà una comunicazione del Direttore Generale che darà ulteriori indicazioni in merito. L’ordinanza regionale non pone restrizioni alla mobilità in ingresso e in uscita dai comuni interessati per esigenze lavorative.

"Riconosco il disagio creato da variazioni che intervengono in tempi anche molto ristretti, ma come sapete le disposizioni seguono l’evolversi della situazione epidemiologica, e purtroppo siamo, come Paese, ancora in difficoltà", dichiara il Rettore Francesco Ubertini. "Prego dunque quanti di voi continueranno a frequentare le nostre sedi di attenersi rigorosamente al Protocollo e invito tutte e tutti a rispettare le regole di sicurezza ormai note. La situazione richiede ancora uno sforzo collettivo per la difesa della salute comune".