Logo d'ateneo Unibo Magazine

Due giornate a Bologna sulla conservazione delle piante

Ottanta partecipanti da venticinque nazioni si sono riuniti per discutere le attuali tendenze relative alla conservazione delle piante. L’incontro è stato organizzato nell’ambito del programma Europeo COST (Cooperation in Science and Technology) ed è stato organizzato dall’Azione COST 18201 – “Conserve Plants”

Si è svolta a Bologna la due giorni del 4th MC meeting ConservePlants organizzato dall’Azione COST 18201 – “Conserve Plants” e ospitata dalla prof.ssa Marta Galloni.

Ottanta partecipanti da venticinque nazioni si sono riuniti per riflettere sulla conservazione delle piante e su quanto esse siano importanti per la vita nel pianeta essendo fonte di cibo e medicina. Le piante alimentano e stabilizzano i suoli, giocano un ruolo nella regolazione atmosferica e nel ciclo dell’acqua, mentre il cambiamento ambientale globale diventa sempre più una minaccia per le piante che sostengono la vita.

Tra i relatori, John D. Thompson, Renata Sõukand e Yuliya Prakofyeva. Nella sua accattivante presentazione, John Thompson ha parlato della conservazione del potenziale adattativo nella flora del Mediterraneo. Il ricercatore ha indicato come bisognerebbe conservare le piante indirizzando l’attenzione anche alle entità ibride, alle popolazioni periferiche, alla diversità genetica tra popolazioni e all’interazione tra uso del suolo e cambiamento climatico.

Renata Sõukand, etnobotanica, e Yuliya Prakofyeva, con la presentazione dal titolo “Talking in the void – the role of a human in plant conservation using the Polish-Lithuanian-Belarussian borderland as a case study” hanno approcciato il tema partendo dall’idea che la vita degli esseri umani è costituita da narrazioni in costante relazione con le piante.

Le presentazioni hanno fornito inoltre uno stimolante avvio per le successive discussioni riguardanti gli obiettivi della COST Action e sul progresso raggiunto nel perseguire tali obiettivi. La sfida è la formazione delle persone, perché soltanto attraverso questa il pubblico viene continuamente reso consapevole del ruolo pivot che la diversità delle piante gioca nel sostenere la nostra quotidianità.