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"L'Europa è QUI": doppio premio per l'Alma Mater

Il progetto PRIZEFISH e la dottoranda Martina Mazzeschi sono tra i vincitori del concorso della Regione Emilia-Romagna che premia le capacità di comunicazione dei progetti finanziati con i Fondi europei regionali

Doppio riconoscimento per l'Università di Bologna al concorso regionale "L’Europa è QUI": sono stati premiati il progetto europeo PRIZEFISH, coordinato dal Centro interdipartimentale di ricerca in Scienze Ambientali (CIRSA), e Martina Mazzeschi, dottoranda al Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale.

Promosso dalla Regione Emilia-Romagna, il concorso "L’Europa è QUI" premia i beneficiari dei Fondi europei che meglio hanno saputo comunicare con efficacia non solo i risultati raggiunti, ma soprattutto come i Fondi europei della Regione possono incidere sulla vita delle persone, creando valore per tutta la comunità.

Il progetto italo-croato PRIZEFISH, finanziato nell'ambito Programma di Cooperazione territoriale europea Interreg, è pensato per ideare processi di innovazione dell’intera filiera ittica, sviluppando ed implementando nuove tecniche per la pesca nell’Adriatico in grado di generare prodotti eco-certificati. Le imprese del settore ittico, i territori e le comunità che fondano la loro economia sulla pesca potranno così contare su un valore aggiunto che permetterà di conquistare i consumatori più sensibili a prodotti ecologicamente sostenibili. PRIZEFISH è stato premiato nella categoria "Crescita Blu" grazie ad un video che illustra la collaborazione fra Italia e Croazia nello sforzo di sostenere l’eco-innovazione delle realtà produttive del comparto ittico e di tutelare parallelamente l’habitat marittimo.

Martina Mazzeschi, che sta portando avanti il progetto di dottorato "Cancer omics strategies for personalized treatments", finanziato dal Fondo sociale europeo (FSE), è stata invece premiata nella categoria "Alta formazione e ricerca". Il riconoscimento è arrivato per un fumetto [PDF], che racconta in modo semplice e immediato l'importanza del progetto di ricerca, che punta ad individuare terapie mirate e personalizzate per la cura del cancro del colon retto, limitando l'utilizzo delle chemioterapie.