Arriva un nuovo appuntamento per "I Grandi Temi della Politica Economica: Posizioni a Confronto" organizzato dal Dipartimento di Scienze economiche dell'Alma Mater. Lunedì 29 novembre, alle 18.30, nell'Aula 3 (Piazza Scaravilli -1 - Bologna) e online, si svolgerà il dibattito sulla riforma fiscale "Quale fisco vogliamo? ", con gli interventi di Maria Cecilia Guerra (Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze e Professoressa di Scienza delle Finanze all’Università di Modena e Reggio Emilia), Giorgia Maffini (Senior Manager di PwC UK e International Research Fellow all’Oxford University Centre for Business Taxation), Luigi Marattin (Deputato e Presidente della VI Commissione - Finanze della Camera dei deputati, Professore associato di Economia Politica all’Università di Bologna), Silvia Giannini (già docente di Scienza delle Finanze all’Università di Bologna e Vicesindaco di Bologna, componente della Commissione del MEF sulle spese fiscali).
Moderati dal prof. Riccardo Rovelli dell'Università di Bologna, si rifletterà su "quale tipo di riforma vorremmo" e quindi come configurare la progressività delle imposte; se è opportuno escluderne i redditi da capitale, come sarà possibile tassare i redditi da capitale in modo uniforme (al contrario di adesso); come rimodulare l’IRPEF, per favorire il lavoro dei giovani e del “secondo percettore” dei redditi di una famiglia. E ancora si dibatterà su come riordinare le spese fiscali, ossia la miriade di agevolazioni a vario titolo concesse, soprattutto in detrazione dall’imposta dovuta o in deduzione dal reddito imponibile, e che in diversi casi generano aliquote d’imposta marginale erratiche o hanno effetti distributivi regressivi; come riconfigurare le imposte sulle imprese e ridurre il cuneo fiscale sul lavoro; se è desiderabile mantenere la “flat tax” sulle partite IVA fino a 65mila euro di fatturato.
Lo scorso 4 ottobre il governo, infatti, ha approvato il testo della legge delega per la riforma fiscale e se sarà approvata dal Parlamento, il governo dovrà poi emanare (entro 18 mesi) i decreti di riforma. La riforma coinvolgerà quasi l’intero sistema tributario: le imposte sui redditi delle persone (da lavoro e da capitale), delle società e delle attività produttive; l’IVA e le altre imposte produttive. Dovrà inoltre rivedere il sistema di mappatura degli immobili e il catasto dei fabbricati (senza però ri-determinare la base imponibile dei tributi catastali). Sono escluse invece le imposte di successione e le imposte patrimoniali. Nel suo complesso, la riforma non dovrà determinare maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Sarà quindi un dibattito ricco e attuale al quale è possibile partecipare registrandosi gratuitamente sul sito dell'evento.