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Scienza, informazione e formazione, per conoscere composti e rimedi naturali

L’Università di Bologna partecipa al progetto europeo OEMONOM, che offrirà online informazioni scientificamente rigorose, documentate e accessibili a tutti sulle principali sostanze naturali e i loro possibili utilizzi per la salvaguardia della salute


Quali sono le caratteristiche delle sostanze utilizzate negli integratori alimentari e nei rimedi naturali? Quali sono davvero i loro effetti sul benessere e la salute? E quali sono le cose da sapere per un loro uso corretto e consapevole? A rispondere ci penserà il nuovo progetto europeo OEMONOM che offrirà su questi temi una serie di informazioni scientificamente rigorose, documentate e liberamente accessibili su una piattaforma online.

Finanziato dal bando Erasmus+ Strategic Partnership, OEMONOM è coordinato dalla Charles University di Praga (Repubblica Ceca) e vede la partecipazione dell'Università di Bologna con un gruppo multidisciplinare di studiosi coordinato da Laura Mercolini, professoressa al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie.

"L’utilizzo di integratori alimentari e di composti naturali ha conosciuto negli ultimi anni un grande sviluppo: un fenomeno generato da una giusta aspirazione di molte persone verso una vita più sana e più sostenibile", spiega Mercolini. "Spesso però ci si dimentica che i rimedi naturali posso presentare luci ed ombre e per questo è importante che siano disponibili per tutti informazioni affidabili su questi argomenti: scienza, informazione e formazione non possono e non devono procedere su binari separati".

Partendo da solide basi sperimentali, gli studiosi coinvolti nel progetto inizieranno prima di tutto dalla pubblicazione di articoli scientifici su riviste internazionali peer reviewed sulle principali classi di sostanze naturali e i loro possibili utilizzi per la salvaguardia della salute. Da qui saranno poi messi a punto strumenti e materiali per dare a tutti la possibilità di informarsi online in maniera affidabile su questi argomenti. Non a caso, il gruppo di studiosi dell'Università di Bologna coinvolto nel progetto comprende sia esperti nel settore chimico-farmaceutico, del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie (Stefano Girotti) e del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita (Roberto Mandrioli), sia di tipo pedagogico, del Dipartimento di Scienze dell’Educazione "Giovanni Maria Bertin" (Luca Ferrari).

"Le informazioni corrette sulle sostanze naturali ci sono, e se ne producono di sempre nuove: bisogna però riuscire a veicolarle in maniera efficace", conferma Mercolini. "Per questo stiamo sperimentando ed affinando già da diversi anni alcuni strumenti di comunicazione per offrire online, in maniera efficace e stimolante, nozioni di protezione della salute e prevenzione di patologie".

Il gruppo multidisciplinare dell'Alma Mater che partecipa a OEMONOM ha già infatti alle spalle anni di collaborazione grazie ad un precedente progetto europeo, TOX-OER, dal quale è nata una piattaforma online per l’insegnamento innovativo dell’analisi farmaco-tossicologica: un risultato che negli anni è utilizzato da docenti e studenti di tutta Europa.

OEMONOM (Open-access educational materials on naturally occuring molecules – sources, biological activity and use) è un progetto Erasmus+ Strategic Partnership. Insieme alla capofila Charles University di Praga (Repubblica Ceca), partecipano l'Università di Bologna, l'Università Comenio di Bratislava (Slovacchia), l'Università di Pécs (Ungheria), l'Università di Lubiana (Slovenia), l'Università di Porto (Portogallo) e l'Università della Lorena (Francia).