Inaugura alla BUB la mostra “Per via di sguardo. I libri di Mario Ramous tra letteratura ed arte”.

Sarà inaugurata sabato 18 giugno, alle 17, nell’Atrio dell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna (Via Zamboni, 35) la mostra “Per via di sguardo. I libri di Mario Ramous tra letteratura ed arte”, a cura di Francesco Citti e Daniele Pellacani,sui frutti dell’impegno intellettuale di Mario Ramous (Milano 1924 - Bologna 1999), arricchito da una ampia rete di relazioni e di amicizie.

Mario Ramous è stato uno dei protagonisti della scena intellettuale bolognese tra il secondo dopoguerra e gli anni Novanta. Critico d’arte, poeta, traduttore di classici, ha indagato, per usare le sue parole, «le strutture stilistiche della comunicazione estetica intesa nella sua più ampia accezione», includendo e contaminando linguaggio visuale e letterario.

Tra il 1950 e il 1975, come direttore editoriale della casa editrice Cappelli, ha condotto una politica culturale di grande impatto sulla scena nazionale. Figura di raccordo tra artisti, scrittori, poeti e il mondo dell’Università, di cui lui stesso ha fatto parte (come docente di Estetica e di Metrica a Urbino), ha saputo dar vita ad un felice dialogo tra realtà diverse e spesso distanti.

In mostra si possono ammirare in primo luogo alcune sue raccolte poetiche, con illustrazioni di Marino Marini, Emilio Scanavino, Bruno Cassinari, Concetto Pozzati, quindi tre antologie di Catullo, Orazio, Virgilio, con litografie di Virgilio Guidi e Bruno Cassinari, ed inoltre il raro volume di racconti di Anna Frank illustrato da undici artisti (tra cui anche Felice Casorati, Carlo Ramous, Sergio Romiti). Questi volumi testimoniano, con le immagini e i testi raffinati, le carte pregiate e i caratteri eleganti, l’idea che anche il libro possa essere un’opera d’arte, per quanto riproducibile in più copie e quindi accessibile ad un largo pubblico di appassionati cultori.

La mostra è organizzata dalla BUB - Biblioteca Universitaria di Bologna, dal Centro Studi "La permanenza del Classico" e dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica, in collaborazione con la Biblioteca “Mario Gattullo”, la Biblioteca umanistica "Ezio Raimondi" e il Dipartimento di scienze dell'educazione "Giovanni Maria Bertin". Un ringraziamento particolare a Michele Ramous Fabj, per avere concesso il prestito di tre rare opere, e al Centro studi Mario Ramous.