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Macchine molecolari: Vincenzo Balzani è il primo vincitore del Sauvage-Stoddart-Feringa Prize

Il riconoscimento al professore emerito dell’Alma Mater viene assegnato in occasione della prima edizione di Mach-5, nuova conferenza internazionale di riferimento nel campo delle macchine molecolari e dei loro componenti, nata anche grazie al contributo del progetto ERC LEAPS dell’Università di Bologna


Il professore emerito dell'Università di Bologna Vincenzo Balzani è il primo vincitore del Sauvage-Stoddart-Feringa Prize (SSF Prize), nuovo riconoscimento internazionale assegnato a studiosi che hanno offerto contributi scientifici decisivi nel campo delle macchine molecolari. Il premio sarà consegnato in occasione della prima edizione di Mach-5 (Molecular Machinery: Making, Measuring, Modeling), una nuova conferenza biennale che riunisce scienziati da tutto il mondo specializzati nel campo delle macchine molecolari e dei loro componenti.

Mach-5 si svolge quest’anno nel castello di Plön, in Germania, dall’11 al 14 settembre, mentre la prossima edizione, in programma nell’estate del 2024, sarà ospitata a Bologna. Questa nuova iniziativa scientifica internazionale nasce infatti anche grazie al contributo del progetto ERC LEAPS (Light Effected Autonomous Molecular Pumping Systems), guidato da Alberto Credi, professore al Dipartimento di Chimica Industriale "Toso Montanari" e Prorettore per la Ricerca dell’Università di Bologna.

“Le conferenze Mach-5 hanno un formato estremamente innovativo: solo i giovani ricercatori, infatti, saranno protagonisti degli interventi; gli studiosi affermati svolgeranno il ruolo di moderatori, tutor e relatori, e ci sarà un ampio spazio riservato al dialogo tra gli scienziati”, spiega il professor Credi. “Ci saranno presentazioni di progetti di ricerca innovativi, pitch di nuove idee da sviluppare, riflessioni sulle prossime sfide da affrontare, e anche contributi che affrontano il tema delle macchine molecolari dal punto di vista culturale, socio-economico, politico e artistico”.

Così come la miniaturizzazione dei dispositivi elettronici e magnetici ha portato alla rivoluzione della microelettronica e del digitale, il campo delle macchine molecolari – sofisticati congegni di dimensioni nanometriche – promette di aprire la strada verso straordinarie innovazioni nei diversi ambiti della tecnologia e della medicina. La rilevanza e il potenziale di questo settore scientifico è stato certificato già nel 2016, quando il Nobel per la Chimica fu assegnato a Jean-Pierre Sauvage, Fraser Stoddart e Ben Feringa, tre padri fondatori delle macchine molecolari.

Proprio a Sauvage, Stoddart e Feringa – che nel 2018 furono protagonisti di un grande evento nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, insieme al professor Balzani – è quindi dedicato il premio biennale associato alla conferenza Mach-5: il Premio SSF (Sauvage-Stoddart-Feringa Prize). Un premio doppio: in versione Senior, dedicato a studiosi affermati, e Junior, per giovani ricercatori che si stanno distinguendo nel campo delle macchine molecolari.

Per questa sua prima edizione, il Premio SSF Senior è stato assegnato a Vincenzo Balzani, professore emerito di Chimica dell’Alma Mater, tra i pionieri dello studio delle reazioni fotochimiche e uno dei primi studiosi a proporre la conversione dell’energia solare in energia chimica attraverso la scissione fotosintetica dell'acqua in idrogeno e ossigeno. A partire dagli anni ’80, Balzani ha poi sviluppato alcuni tra i primi prototipi di macchine molecolari azionate dalla luce, dall’elettricità o da altri carburanti chimici: studi di avanguardia che sono stati fonte di ispirazione per intere generazioni di chimici.

Il Premio SSF Junior andrà invece a Víctor García-López, professore alla Louisiana State University di Baton Rouge (USA) e autore di studi su macchine molecolari che operano in soluzione, tra cui motori molecolari in grado di distruggere le cellule tumorali indebolendo le loro membrane cellulari. García-López ha realizzato inoltre diversi nano-veicoli, tra cui la prima nanocar alimentata e controllata dall'energia solare, nano-veicoli che si spostano su superfici metalliche e anche un nano-veicolo azionato elettricamente che nel 2017 ha vinto la prima gara internazionale di nanocar.

La prima edizione della conferenza Mach-5, in programma dall'11 al 14 settembre a Plön (Germania), è stata organizzata dal professor Rainer Herges (Università di Kiel) e del professor Alberto Credi (Università di Bologna). L'iniziativa è sostenuta da una donazione del professor Fraser Stoddart, dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) attraverso l'Advanced Grant LEAPS di Alberto Credi, e dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG). Le prossime edizioni della conferenza sono previste nell'estate del 2024 a Bologna e nel 2026 a Strasburgo.