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A un ricercatore Unibo il Premio Giovani Ricercatori 2022 della Società Italiana di Fotobiologia

Il riconoscimento è stato assegnato a Matteo Di Giosia, assegnista di ricerca al Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" per uno studio sull'utilizzo dell’effetto fotoacustico per identificare e colpire selettivamente le cellule tumorali


Matteo Di Giosia, assegnista di ricerca al Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" dell'Università di Bologna ha vinto il Premio Giovani Ricercatori 2022 della Società Italiana di Fotobiologia. Il riconoscimento è stato assegnato a parimerito con Greta Avancini, dell'Università di Padova.

Destinato a dottorandi, post-doc e assegnisti con meno di 36 anni, l'iniziativa premia l'autore del migliore articolo di ricerca legato ai temi della fotobiologia uscito nell'ultimo anno. Vengono considerati il contributo dei ricercatori alla realizzazione dello studio e l'impatto per il settore della fotobiologia, oltre alla rilevanza della rivista scientifica e alle citazioni ricevute.

Matteo Di Giosia è stato premiato per l'articolo “A Bio-Conjugated Fullerene as a Subcellular-Targeted and Multifaceted Phototheranostic Agent”, pubblicato sulla rivista Advanced Functional Materials. Lo studio mostra che è possibile sfruttare l’effetto fotoacustico - che permette di trasformare l’energia luminosa in onde sonore - per identificare e colpire selettivamente le cellule tumorali. Per farlo, è stata utilizzata una molecola a base di carbonio, chiamata “fullerene”, che, grazie alla sua particolare struttura, è in grado di produrre un segnale sonoro estremamente intenso quando viene colpito da una radiazione luminosa.

La soluzione individuata permette di migliorare le capacità dei sistemi di diagnostica medica, e al contempo essere impiegato anche per la fototerapia del cancro: un trattamento innovativo grazie al quale è possibile eliminare le cellule tumorali attraverso la luce.