Logo d'ateneo Unibo Magazine

Lutto in Ateneo. È scomparso Andrea Canevaro

Emerito dell'Università di Bologna, padre della pedagogia speciale in Italia, ha dato un contributo scientifico importante per quanto riguarda i temi della disabilità e le differenze dei sistemi educativi a livello nazionale ed europeo. L'Alma Mater lo ricorda con un evento presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione

È scomparso il prof. Andrea Canevaro, pedagogista e professore emerito dell'Università di Bologna. L'Ateneo ha organizzato un evento per ricordare il prof. Canevaro, mercoledì 8 Giugno, alle 14:30, presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M.Bertin” (Via Filippo Re, 6 - Bologna).

Nato a Genova il 23 settembre del 1939, Andrea Canevaro si laurea in Lettere e Filosofia con una tesi sull’architettura sacra. Giunto a Bologna per approfondire tale interesse, in realtà si avvicina all’ambito educativo. Successivamente, ottiene una borsa di studio presso l'Università di Lione, inizia ad occuparsi di disabilità intellettiva nell'infanzia e, in particolare, segue gli studi di Pedagogia Speciale del professor Claude Kohler.


Giovane scout, vicino all’ambiente dei dehoniani di Bologna, incontra il professor Piero Bertolini, allora Direttore del carcere minorile di Milano “Cesare Beccaria”, che lo chiamerà poi a lavorare con lui all’Università di Bologna. Dal 1973 insegna Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Magistero, divenendo ordinario nel 1980. Prima Presidente del corso di laurea in Pedagogia, poi Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Ateneo di Bologna, nel 2002 viene nominato delegato del Rettore dell'Ateneo di Bologna per gli studenti con disabilità.

Studioso di prestigio internazionale, è da annoverarsi tra i padri fondatori della pedagogia speciale in Italia e in Europa, divenendo, fra l’altro, valutatore di progetti di ricerca per l'Université de Montréal (Canada) e di Lione.

Il suo magistero ha forgiato più generazioni di studenti, insegnanti, educatori, pedagogisti, pubblici amministratori, persone con disabilità e molti genitori, coltivando dialogo, amicizia, collaborazione. Le reti che era in grado di tessere, di proficuo spessore istituzionale, mantenevano sempre viva la ricchezza dell’incontro e dello scambio. Il suo contributo ha favorito il complesso processo di inclusione scolastica e sociale delle persone con disabilità, spronando il dibattito nazionale istituzionale e sociale.

Le collaborazioni attive con maestri e maestri dell’educazione quali Mario Lodi, per citarne uno, lo hanno reso uno studioso poliedrico con una caratura scientifica, professionale ed umana indiscussa. Il suo impegno non si è limitato solo all'ambito nazionale. Andrea Canevaro partecipa a diverse missioni di cooperazione internazionali nella penisola balcanica, nella regione africana dei Grandi Laghi, in Bielorussia e in Cambogia.

Nel settembre 2006, inizia un'importante attività come direttore della Commissione Tecnico-scientifica dell'Osservatorio per l'integrazione dei disabili del Ministero della Pubblica Istruzione dal quale poi dopo alcuni anni deciderà di dimettersi. Molto attivo professionalmente nel territorio romagnolo, nel maggio 2010 riceve a Ravenna il Premio Barbiana per il grande contributo dato in campo inclusivo, e il 20 novembre 2013 ottiene la cittadinanza onoraria riminese sempre in virtù del grande apporto professionale e scientifico dato alla città. Il Comune di Rimini sottolinea in quella occasione come le motivazioni di tale merito trovino origine dal grande impulso che Canevaro ha dato, con i suoi studi e le sue ricerche, allo sviluppo del pensiero sui temi della disabilità, delle differenze e dei sistemi educativi a livello nazionale ed europeo.