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Studenti universitari in Pronto Soccorso: un evento in Ateneo per presentare i risultati del progetto OPS! Bologna

Nell'ultima edizione hanno partecipato circa trenta studenti di diversi corsi di laurea dell’Università di Bologna che, nell’ambito del loro tirocinio curricolare, si sono dedicati all’accoglienza e all’osservazione sul campo, negli spazi di attesa del PS cittadini, vivendo un'importante occasione di umanizzazione ma anche di ricerca

E' in programma per lunedì 28 novembre, alle 15.30, presso la Sala VIII Centenario del Rettorato (Via Zamboni, 33), la presentazione degli esiti della seconda edizione del progetto di ricerca-azione OPS!, promosso dal Centro Antartide con la collaborazione dell’Università di Bologna, Azienda USL di Bologna, Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico S. Orsola Malpighi, Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Agenzia sanitaria e sociale regionale – Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e il contributo della Fondazione Carisbo.

Saranno presenti il Rettore Giovanni Molari, l'Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, la Direttrice Generale Policlinico Sant’Orsola Malpighi Chiara Gibertoni, il Direttore Generale Azienda Usl di Bologna Paolo Bordon e il Direttore Generale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli Anselmo Campagna, oltre agli studenti dei corsi di laurea dell’area della ricerca sociale e antropologica che, negli spazi di attesa del PS cittadini, nell’ambito del loro tirocinio curricolare, si sono dedicati all’accoglienza, alla cura dell’attesa e all’osservazione sul campo, in sinergia con le equipe della medicina di emergenza.

Il progetto, avviato in fase sperimentale nel 2019, quest’anno ha visto quasi 30 studenti partecipanti da diversi corsi di laurea dell’Università di Bologna, da Antropologia a Sociologia e Servizio sociale, da Scienze della Comunicazione a Sviluppo Locale e Globale, con l’obiettivo di indagare sul tema delle fragilità. L’idea al centro del progetto, come già sperimentato, è quella di utilizzare lo spazio e il tempo “interstiziali” dell’attesa tra il triage e la prima visita medica come occasione di umanizzazione ma anche di ricerca.

I Pronto Soccorso cittadini, dopo la contrazione degli accessi che aveva contraddistinto le fasi più acute della pandemia, hanno visto durante il 2022 un aumento esponenziale degli accessi, che hanno raggiunto in tanti casi anche una media decisamente superiore a quella precedente al 2020. Un segno della più ampia crisi che il COVID ha lasciato in eredità al sistema sanitario territoriale ma anche un indizio di una sempre maggiore e più diffusa necessità di avere un punto sicuro di accesso a cui fare riferimento in caso di difficoltà, sanitarie e non solo. È proprio in questo momento così particolare, tra nuove ondate di coronavirus e restrizioni che sono fatte via via più lievi, che si è svolta la seconda edizione del progetto di ricerca azione "OPS! In rete contro le solitudini, dal pronto soccorso alla città", che ha previsto il ritorno nelle sale di attesa dei PS cittadini e delle Case della Salute, di una particolare task force dell’accoglienza, costituita da studenti dell’Università di Bologna, presenti in questi spazi sanitari nell’ambito del loro percorso di tirocinio curricolare con funzioni di “cura dell’attesa” ma allo stesso tempo di osservazione partecipante sul campo.

OPS! Bologna: studenti universitari in Pronto Soccorso, dall’umanizzazione alle fragilità

28 Novembre 2022

ore: 15:30

Sala VIII Centenario - Rettorato (Via Zamboni, 33 - Bologna)

Ingresso libero previa iscrizione

Appuntamento per condividere i risultati di questa iniziativa con tutti i partner di progetto, ragionando degli sviluppi futuri guardando all’impegno degli studenti in città e sulla dimensione delle fragilità cittadine.

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