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SUGAR Expo: 11 studenti Unibo a San Francisco per presentare le loro innovazioni

L'Università di Bologna, in collaborazione con Almacube, ha partecipato con una propria delegazione di docenti e studenti a uno degli eventi di global innovation più importanti al mondo

Si è svolto a San Francisco (USA), lo scorso 4 giugno, SUGAR Expo, l'evento a cui hanno partecipato 11 studenti dell’Università di Bologna per presentare le loro soluzioni innovative. L'Ateneo, in collaborazione con AlmaCube (hub innovativo dell'Università di Bologna e di Confindustria Emilia Centro) ha quindi partecipato, con una propria delegazione di docenti e studenti, a uno degli eventi di global innovation più importanti al mondo.

Organizzati in tre team progettuali, ogni gruppo ha lavorato su una delle differenti sfide proposte per l’anno accademico 2021/22 dalle organizzazioni Partner, e cioè CRIF, Nestlè e Istituto Italiano di Tecnologia. C'erano anche gli innovation coach di Università di Bologna e Almacube, i referenti delle imprese Partner, e centinaia di rappresentanti delle 26 Università e delle numerose imprese straniere che fanno parte del network internazionale SUGAR.

Come da tradizione, i team dell’Alma Mater non hanno lavorato da soli ma hanno collaborato per nove mesi con studenti provenienti da tre Università straniere, nello specifico con allievi di Hasso Plattner Institute di Potsdam (Germania), University of Cote d’Azur di Nizza (Francia) e ISDI di Mumbai (India) e assieme ai team stranieri hanno sviluppato le soluzioni innovative presentate sul palco della San Francisco State University.

Per quanto riguarda le soluzioni presentate, il team UniBo-HPI (sfida del Gruppo Nestlé) ha sviluppato un nuovo add-on per Microsoft Teams, chiamato KNOCK, che permette ai dipendenti dell’azienda di visualizzare status e location dei colleghi delle altre sedi e in smart working, integrando la dimensione in presenza e quella virtuale per facilitare le interazioni e aumentare l’inclusione; il team UniBo-ISDI (sfida dell’azienda CRIF) ha sviluppato MicroBooster, una piattaforma che combina algoritmi predittivi e le informazioni fornite dall’imprenditore per identificare e suggerire le migliori opzioni operative e di investimento, personalizzate per le piccole imprese; il team UniBo- UCA (sfida dell’Istituto Italiano di Tecnologia) ha realizzato un software capace di stimare un’installazione virtuale della tecnologia in un determinato contesto industriale, prevedendone le performance tecniche e finanziarie, in grado di ridurre il gap tra mondo della ricerca e mercato.

Il metodo alla base del lavoro dei team è stato il Design Thinking in contesto di Open Innovation, caratterizzato da una costante attenzione ai bisogni delle persone, alla ricerca con gli utenti, e allo sviluppo di soluzioni in maniera iterativa e con ampio ricorso a prototipi e test sul campo. L'esperienza di San Francisco è stata anche l'occasione per la delegazione bolognese di visitare la sede di Google a Mountain View e l’Università di Stanford.